In Liguria

Casa di riposo lager: anziani picchiati, insultati e lasciati senza cibo

Gli indagati sono in tutto trentadue, dieci gli arresti. Raccapriccianti i video che incastrano il personale

Pubblicato:
Aggiornato:

L'Operazione Praesidium della Guardia di Finanza, che ha permesso di smascherare una serie di maltrattamenti da parte di operatori socio sanitari e infermieri presso la rsa “Le Palme” di Arma di Taggia, si chiude con 32 indagati. Oltre a 10 arresti, per altre 14 persone è scattata la sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio.

Secondo l’accusa i degenti – in gran parte ultraottantenni nonché parzialmente o completamente non autosufficienti – venivano sottoposti ad una serie di sofferenze fisiche e morali. Già nel marzo 2022 un altro blitz della Finanza portò a 41 indagati.

A completare il pesante quadro accusatorio contro il personale sanitario anche dei video, che hanno catturato le drammatiche vessazioni a danno dei degenti.

Maltrattamenti in rsa ligure: 32 indagati

Non sporadici episodi di violenza, seconda l'accusa, bensì un modus operandi teso a sottoporre gli anziani pazienti dell'rsa di Arma di Taggia a sofferenze fisiche e morali reiterate.

Come racconta Prima la Riviera, stando a quanto riportato dalle fonti, le indagini - eseguite con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali audio e video - hanno portato a galla la frequente omissione di servizi essenziali: come la somministrazione dei pasti o il cambio di postura fino alle aggressioni verbali e fisiche nei confronti degli ospiti, oggetto di insulti e percosse.

Le minacce verbali erano ricorrenti così come le umiliazioni, gli insulti, le percosse e le omissioni nel fornire in tutto o in parte il nutrimento, che talvolta veniva gettato nei gabinetti o nei lavandini. Nei confronti dei degenti sono state inoltre rilevate ripetute omissioni o ritardi di ore nell’effettuazione dell’igiene personale e del cambio del pannolone mattutino. Le attività venivano falsamente indicate come eseguite sul diario giornaliero.

Episodi drammatici

Pesanti le frasi (e le violenze) catturate dai video e dalle intercettazioni. Un operatore, accompagnando in camera una paziente le dice:

“Ma vaffanculo… Troia, sei una grandissima troia e nient’altro”. La degente viene momentaneamente lasciata in piedi vicino al letto. La stessa non rimanendo ferma riceve più volte rimproveri dalla oss e in ultimo le grida: ‘Mo’ ti do una testata in mezzo agli occhi che vedi come la smetti’.

Successivamente si allontana per andare a prendere la traversina per il letto, lasciando la degente in custodia a una collega. Al suo rientro prende una maglietta dell'anziana che si è sporcata mangiando e le inveisce contro dicendo:

“E’ una lorda (…) perché non fa altro che cantare e fare la cretina invece di pensare a mangiare (…) è proprio scema questa qua (…) sarà perché già i napoletani non mi piacciono di suo, questa proprio guarda (…) schifosa (…) Basta!’. ‘E continua a cantare…finché non ti do una manata in mezzo ai denti e te li faccio inghiottire’.

Dopo aver fatto sedere l'ospite sul letto, la fa rialzare per abbassarle i pantaloni e, dopodiché, la scaraventa sul letto esclamando: ‘La ciolla che sei. Con me non si scherza’. Lei continua a cantare: “Basta! Deficiente! Sei proprio una napoletana cretina sei”.

Non manca una minaccia viso a viso con l'anziana che osa rispondere.

Un altro accadimento inquietante durante il cambio pannolino di un'ospite che si era sporcata e aveva sporcato il letto.

“L’oss, stizzito dalla situazione - è riportato negli atti - prima fa urtare con violenza la degente sul letto, facendole urtare la testa e poi le tira un pugno sulla schiena […] In tutti gli episodi la degente emette grida di dolore".

In un’altra occasione: “Si sentono dei rumori verosimilmente riconducibili all’urto dell’ospite contro le sbarre del letto” e l'operatore commenta: “Sta a vedere che pugno nella faccia che ti tiro adesso (si sente un forte rumore) e stai che pugno che ti tiro nella faccia, sta a vedere che ti tiro un pugno qua”.

E ancora:

"Ti addormento per sempre io e! Vuoi vedere che ti addormento per sempre!”. Il paziente continua a lamentarsi, si sentono dei rumori “verosimilmente riconducibili a delle violenze fisiche che l'oss gli infligge.

Violenze iscritte anche negli atti della Procura:

“Nello specifico - si legge agli atti - gli torce il braccio sinistro con cattiveria (l'ospite prova dolore e si lamenta) e lo minaccia di fargli ulteriormente del male”. Ma non è tutto. “Nel proseguo delle operazioni di igiene, l’oss continua ad utilizzare metodi brutali nei confronti dell'ospite, nello specifico lo spinge due volte e con violenza contro entrambe le sponde del letto, prima quelle di destra e dopo quelle di sinistra, in entrambi gli episodi l'ospite sbatte con forza il volto. Alla conclusione delle operazioni, l'ospite ripete più volte la parola “bas…” nei confronti dell'oss, il quale una volta spenta la luce gli risponde dicendogli testualmente: ‘Senti chi parla (…)’, poi se ne va (…)”.

 

L'Asl

Le fiamme gialle del capoluogo hanno preso accordi con i vertici Asl per consentire l’adozione delle misure d’urgenza necessarie per garantire la continuità assistenziale agli anziani ospiti della Rsa. La Procura della Repubblica di Imperia, ai sensi del D.lgs. 188/2021, ha autorizzato la diffusione delle notizie essendo una attività di indagine di rilevante interesse pubblico.

Seguici sui nostri canali