Quello di Carmela Quaranta è stato un femminicidio: fermato l'ex compagno, ci sarebbe anche un complice
La donna, 42 anni, è stata trovata morta nella sua abitazione a Mercato San Severino, in provincia di Salerno, la sera di Pasqua, il 20 aprile 2025. Si indaga sul movente

Un importante sviluppo ha segnato le indagini sul femminicidio di Carmela Quaranta, la donna di 42 anni trovata morta nella sua abitazione a Mercato San Severino, in provincia di Salerno, la sera di Pasqua, il 20 aprile 2025. I Carabinieri hanno eseguito un fermo nei confronti dell’ex compagno, Gerardo Fellitto, accusato di omicidio volontario. Gli investigatori, dopo giorni di lavoro intenso, hanno raccolto numerosi elementi che delineano un quadro indiziario solido, confermato anche dal decreto di fermo emesso dalla Procura di Nocera Inferiore.
Le indagini hanno portato alla luce un possibile coinvolgimento di un secondo uomo, un amico di Fellitto, attualmente indagato a piede libero per concorso in omicidio.
Femminicidio di Carmela Quaranta: fermato l'ex compagno
Il lavoro degli inquirenti si è basato su un’analisi meticolosa di diverse fonti investigative: in primo luogo, l’acquisizione dei tabulati telefonici e il monitoraggio delle celle di traffico, che hanno permesso di ricostruire i movimenti e i contatti di Fellitto nelle ore precedenti e successive all’omicidio. A questo si aggiungono i filmati delle telecamere di sorveglianza, i dati GPS dei dispositivi elettronici e una serie di testimonianze ritenute cruciali. Tutti questi elementi, riferiscono i Carabinieri, “hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dell’indagato”.
L'omicidio: strangolata con un cordino
Il delitto risale alla notte tra venerdì 18 e sabato 19 aprile. Carmela Quaranta è stata trovata priva di vita nella sua abitazione di via Trieste, nel cuore di Mercato San Severino. L’autopsia e i primi rilievi eseguiti sul posto hanno rivelato che la donna è stata strangolata con un cordino sottile, probabilmente una corda o un laccio, che le ha provocato un'asfissia letale. Non si tratterebbe, dunque, di un'aggressione improvvisa o casuale, ma di un atto preordinato e brutale.

Su richiesta della PM Viviana Vessa, l’arresto di Gerardo Fellitto è stato eseguito dagli uomini del nucleo operativo dei Carabinieri, coordinati dal capitano Massimo Avallone. L’uomo è stato trasferito presso la casa circondariale di Fuorni, dove resta detenuto con l'accusa di omicidio volontario.
Un possibile complice
Ma non è tutto. Le indagini hanno portato alla luce un possibile coinvolgimento di un secondo uomo, un amico di Fellitto, attualmente indagato a piede libero per concorso in omicidio. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due sarebbero stati insieme la notte del delitto. Le telecamere di sorveglianza avrebbero immortalato due sagome, non ancora identificate con assoluta certezza, avvicinarsi all’abitazione della vittima in un orario compatibile con l’omicidio. L'amico, secondo l’accusa, avrebbe ospitato Fellitto prima e dopo il delitto, contribuendo alla realizzazione del crimine o quanto meno alla sua copertura.
La scoperta del corpo e il contesto familiare
Il corpo senza vita di Carmela è stato scoperto solo due giorni dopo l’omicidio, nella serata del 20 aprile, quando alcune sue amiche, allarmate dal silenzio della donna e dall’assenza di risposte ai loro messaggi, hanno deciso di avvertire le autorità. All’interno dell’abitazione, il telefono cellulare della donna non è mai stato trovato, contribuendo a rafforzare l’ipotesi che il delitto fosse avvenuto con l’intenzione di impedire qualsiasi comunicazione o richiesta di aiuto.
Carmela Quaranta era una operatrice sanitaria molto conosciuta nella zona e madre di due figlie. La donna, secondo le testimonianze raccolte, aveva da tempo interrotto la relazione con Fellitto. Non sono ancora chiari i motivi che hanno spinto l’uomo a compiere un gesto così estremo, ma gli inquirenti non escludono che dietro al delitto possano esserci motivazioni legate al possesso, alla gelosia o a dinamiche di controllo, purtroppo ricorrenti nei casi di femminicidio.
Indagini ancora in corso
La Procura continua a lavorare per chiarire ogni dettaglio della vicenda, ricostruendo le ultime ore di vita di Carmela, i movimenti degli indagati e il ruolo preciso che ognuno avrebbe avuto. Gli inquirenti stanno inoltre cercando di approfondire eventuali precedenti episodi di violenza o minacce da parte dell’ex compagno, che potrebbero rafforzare ulteriormente l'impianto accusatorio.
Il caso di Carmela Quaranta rappresenta l’ennesimo tragico esempio di violenza sulle donne consumata tra le mura domestiche e all’interno di una relazione affettiva finita. Un dramma che colpisce non solo la famiglia della vittima, ma l’intera comunità di Mercato San Severino, scossa da una morte tanto crudele quanto evitabile.
Le figlie di Carmela, private in modo tragico della madre, restano al centro delle attenzioni dei servizi sociali e delle autorità locali, che si sono attivate per fornire il sostegno necessario.