A Milano

Campione di arti marziali salva due ragazze da un tentativo di violenza sessuale

Era uscito per comprare il giornale, quando ha notato due ubriachi molestare le giovani: "Glieli ho tolti di dosso, scaraventandoli a terra".

Campione di arti marziali salva due ragazze da un tentativo di violenza sessuale
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Di fronte ad una scena simile non è potuto restare con le mani in mano ed anzi, consapevole della sua forza, nonostante fossero due contro uno, li ha scaraventati a terra in men che non si dica. Le due giovani ragazze milanesi, grazie all'intervento del campione di arti marziali, sono state salvate da un tentativo di violenza sessuale.

Campione di arti marziali salva due ragazze vittime di violenza sessuale

E' stato proprio il diretto interessato a voler raccontare per filo e per segno la vicenda che lo ha visto come protagonista. Come spiegato da Prima Milano, Bruno Donovaro, campione di arti marziali di 54 anni, ha salvato due giovani ragazze milanesi da un tentativo di violenza sessuale.

Il 54enne era uscito di casa per andare a comprare il giornale in un'edicola del suo quartiere, Città Studi di Milano, quando ha visto da lontano due ubriachi, nordafricani di circa 25 anni, che stavano molestando due giovani in piazza Leonardo da Vinci. Subito Bruno, capendo che la situazione poteva essere molto grave, ha deciso di intervenire: si è avvicinato, ha preso i due molestatori e li ha separati dalle ragazze che sono, in questo modo, riuscite a fuggire.

"Glieli ho tolti di dosso e li ho sbattuti per terra, così le due ragazze sono potute scappare - racconta al Corriere della Sera - Poi li ho fotografati con il telefonino. Sono due ragazzi che vivono sempre in questa zona. Stanno su una panchina e danno fastidio alla gente, lanciano spesso bottiglie".

Dopo quanto accaduto Bruno si è presentato, con la spalla destra dolorante, al commissariato di Città Studi per denunciare quanto accaduto.

Non è la prima volta che compie un gesto eroico

Un gesto eroico, quello di Danovaro, con un passato da campione di judo, pugilato, karate e jujitsu. Forte dei suoi 113 match consecutivi, già nel 2006 si era impegnato in senso civico. Quella volta si era schierato contro il narcotraffico prendendo parte a una campagna di sensibilizzazione. Nel mese di aprile del 2020, invece, mentre trasportava medicinali, si è difeso da un tentativo di rapina con un coltello, mandando all'ospedale i tre malintenzionati.

"In quel caso c'era di mezzo un coltello, questa volta li ho solo bloccati - prosegue - Faccio quello che posso, ma non voglio passare per un giustiziere. Non lo sono e non voglio sostituirmi alla forza pubblica".

Ma lui non vuole passare per una sorta di giustiziere. Vuole solo ribadire quanto già spiegato in altre sedi da altre persone. Ci sono luoghi della città che sono diventati più sensibili. E questo richiede, forse, uno sforzo maggiore da parte delle Forze dell'ordine.

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