A Milano

Calci e pugni ai passanti col Corano in mano: "Infedeli". Espulso dall'Italia

Il 33enne che aveva seminato il panico per le vie di Milano ad ottobre 2023, è stato rimpatriato in Egitto

Calci e pugni ai passanti col Corano in mano: "Infedeli". Espulso dall'Italia
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"Siete miscredenti, ebrei, dovete rendere conto a Dio", gridava così, in stato di visibile alterazione, un egiziano 33enne contro i passanti. Una scena inquietante, consumatasi a Milano nell’ottobre 2023. Si era reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, per sedare il giovane uomo, che brandiva il Corano per strada, apostrofando con fare minaccioso i cittadini.

Nella giornata di mercoledì 3 gennaio 2024, la Polizia di Stato ha eseguito l’espulsione dal territorio nazionale del protagonista del fatto di cronaca, culminato con un arresto.

Minaccia e aggredisce i passanti brandendo il Corano

Era stato arrestato tre mesi fa, per lesioni con finalità di discriminazione razziale. Successivamente è arrivato provvedimento di espulsione, decretato dal Prefetto di Milano, eseguito con accompagnamento coattivo in frontiera su disposizione del Questore Giuseppe Petronzi. Ma riavvolgiamo il nastro.

Come racconta Prima la Martesana, il 14 ottobre 2023, verso le ore 14.30, gli agenti delle volanti furono inviati dalla Centrale Operativa della Questura milanese in viale Monza dove era stato segnalato un uomo che, in tunica grigia, aggrediva i passanti senza alcun motivo apparente. A pochi giorni dai gravi fatti occorsi in Israele, con un’attenzione particolarmente alta nel controllo del territorio, i poliziotti avevano subito bloccato il 33enne che impugnava il Corano, impedendo di fatto ogni peggiore conseguenza.

Caricato a bordo della volante, ha continuato ad urlare agli agenti in evidente stato di agitazione. Subito dopo, i poliziotti erano stati avvicinati da alcune persone che avevano riferito loro di essere state aggredite dall'individuo fermato: tra questi un cittadino ecuadoriano di 44 anni che era stato raggiunto dall’egiziano che gli aveva chiesto un accendino per la sigaretta. Alla risposta negativa, il 33enne lo aveva strattonato alle spalle afferrandogli lo zaino e facendolo cadere rovinosamente sul selciato, per poi trascinarlo per alcuni metri, prima di colpirlo con calci e pugni, urlando nel contempo reiteratamente sia in italiano che in arabo "Allah è grande, oggi muoiono tutti, Allah Akbar". La vittima, nel tentativo di difendersi, era stata anche morsa alla mano e alla testa prima di venire soccorso dai passanti.

Sputi agli agenti e resistenza all'arresto

L’uomo arrestato, che aveva aggredito anche altri due cittadini, dopo aver sputato verso gli agenti e tentato di colpire con la nuca reiteratamente il poggiatesta posteriore ed il plexiglass di separazione dell'abitacolo della volante, era stato portato in ambulanza  presso l’ospedale Policlinico in forte stato di agitazione dove, al termine di consulto psichiatrico, gli era stato riscontrato “un monotematico orientamento di ostilità verso l’Occidente”.

Da una verifica in banca dati, è inoltre risultato che l’uomo avesse precedenti di polizia quali, tra gli altri, il fermo per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Espulso dal territorio nazionale

Il 30 dicembre scorso la misura cautelare in carcere a San Vittore, dove il 33enne egiziano si trovava, è stata sostituita con il divieto di dimora presso il comune di Milano e l’aggressore è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura che, ieri pomeriggio, ha provveduto al suo rimpatrio in Egitto.

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