Cade nel trituratore di macchine da demolizione, fine orribile per un operaio 52enne
Devastante la potenza di questi macchinari, che riescono a trinciare qualsiasi cosa: la morte è stata istantanea
Una morte orribile. Un 52enne operaio di una ditta che si occupa di demolizione d'auto è morto questa mattina a Bollate, vicino a Milano, dopo esser caduto in una enorme macchina trituratrice (in copertina).
Devastante la potenza di questi macchinari, che riescono a trinciare qualsiasi cosa, persino interi veicoli: il lavoratore è finito per sbaglio nella bocca della macchina, che immediatamente ha risucchiato piedi, gambe, poi il resto del corpo.
LA POTENZA DEVASTANTE DI QUESTO TIPO DI MACCHINARI:
La morte è stata istantanea per Yousri Hamd, residente proprio a Bollate e padre di famiglia: sotto shock i colleghi di lavoro alla Riam di via San Nicola.
Di origini egiziane, l'operaio lascia tre figli. Come scrive Prima Milano Ovest, erano 10 anni che Yousri Hamd lavorava all'azienda di demolizioni di Cascina del Sole.
Sul posto in ausilio alla Polizia Locale di Bollate è intervenuto anche personale della Polizia Locale di Milano per fornire supporto nelle indagini.
Una strage infinita, bilancio ferale anche nel 2022
Sempre questa mattina, un operaio è caduto da un'impalcatura mentre erano in corso alcuni lavori di manutenzione in una ditta, il mobilificio Zalf di via Marosticana a Maser (Treviso), chiusa per le festività natalizie. L'uomo si trovava a circa tre metri d'altezza. L'impatto al suolo è stato violentissimo. Tanto che i soccorritori hanno preferito trasportare il ferito all'ospedale in elicottero.
L'ennesima tragedia sul lavoro nel Milanese a pochi giorni dalla fine dell'anno costringe a stilare un ferale bilancio sul tema Sicurezza sul Lavoro.
Nel mese di dicembre, avevano colpito in particolare due tragedie.
In provincia di Treviso, aveva perso la vita un operaio 43enne di origini straniere, morto asfissiato nella cisterna di un'azienda agricola mercoledì 14 dicembre 2022, a Cessalto, nel Trevigiano.
A Bologna un operaio 30enne aveva perso la vita dopo la caduta dal tetto di un capannone. Precipitato nel vuoto da un'altezza di dieci metri che non gli ha lasciato scampo, stava lavorando alla sistemazione della copertura.
Il report mensile di novembre dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro, il più aggiornato, parlava di 909 lavoratori che da gennaio a ottobre 2022 hanno perso la vita da Nord a Sud del Paese.
Una triste statistica purtroppo ormai da aggiornare, ma che presenta comunque una inaccettabile media di 90 vittime al mese.
Ben 21 decessi alla settimana e circa tre infortuni mortali al giorno. Un campanello d'allarme assordante, anche perché gli infortuni mortali “non Covid” (perché negli scorsi anni anche quelli entravano a pieno titolo nella statistica) sono cresciuti del 22% passando dai 735 di fine ottobre 2021 agli 899 del 2022.