La denuncia

Cacciatori uccidono un cane sotto gli occhi della padrona: "Mi hanno riso in faccia dopo avergli sparato"

E' successo a Fermo, nelle Marche: lo avrebbero scambiato per un cinghiale

Cacciatori uccidono un cane sotto gli occhi della padrona: "Mi hanno riso in faccia dopo avergli sparato"
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E' una vicenda straziante quella accaduta a Francesca Bortolutti, originaria di Udine, ma residente a Fermo (Marche). Lo scorso 15 gennaio 2023 la ragazza ha dovuto dire addio a Keeran, il suo cane di un anno e mezzo, ucciso da un colpo di fucile da parte di alcuni cacciatori che lo hanno scambiato per un cinghiale.

Scambiano un cane per un cinghiale: gli sparano e lo uccidono

"Mai avrei pensato che le tue foto di stamattina sarebbero state le ultime, per colpa di un cacciatore, che di cacciatore aveva ben poco".

Inizia così il post pubblicato lo scorso 15 gennaio 2023 su Facebook da Francesca Bortolutti nel quale viene raccontata per la prima volta la drammatica vicenda capitata al suo cane Keeran, un esemplare di Lupino Gigante, ucciso da alcuni colpi di fucile sparati da dei cacciatori che lo avrebbero scambiato per un cinghiale. Il post di Francesca, originaria di Udine, ma residente a Fermo, è piuttosto cruento perché riporta le immagini di Keeran morente e della ferita inferta dall'arma da fuoco.

La proprietaria del cane, Francesca, laureata come tecnico veterinario, da un anno è mezzo si è trasferita in provincia di Fermo in una casa in campagna circondata da 30 ettari di terreno, dedicata esclusivamente ai suoi 12 cani e alle loro attività.

Come ogni mattina il suo compagno aveva portato i cani a sgambare nella  proprietà. Quando ha sentito gli spari e intravisto i cacciatori li ha allertati della presenza dei cani. Ma oramai era troppo tardi. Keeran non è tornato a casa  e, quando Francesca e il compagno sono tornati indietro, i cacciatori hanno spiegato di averlo  scambiato, a causa del pelo scuro, per un animale selvatico.

A lasciare ancora più amarezza è stato però l'atteggiamento dei cacciatori, che non si sono neppure scusati per l'accaduto e anzi, le avrebbero addirittura riso in faccia.

"Mi hanno detto 'c'è l'assicurazione che ti rimborsa, non ti preoccupare'. Come se il legame che avevo con te avesse un valore".

Dopo l'accaduto Francesca e il suo compagno hanno subito contattato un legale per sporgere denuncia e ora la questione potrebbe finire anche in Tribunale.

Il commento di Federcaccia

Sull'episodio è intervenuto anche Paolo Viezzi, presidente di Federcaccia, che ha parlato di un incidente:

"Ogni anno vengono uccise dalle automobili più di un milione e mezzo di bestie e nessuno chiede che venga proibita la circolazione dalle auto mentre se l’incidente riguarda un cacciatore una certa parte della società, quella che si definisce assurdamente animalista, dimostra tutta la sua violenza e maleducazione verbale nei confronti del mondo venatorio".

"Una violenza che ho riscontrato anche nei commenti sotto al post della ragazza. Mi dispiace per la giovane e per la sua sofferenza personale: si è trattato di un errore imperdonabile sotto al profilo venatorio. Un incidente che come conseguenza, probabilmente, vedrà una revoca del porto d'armi alla persona interessata oltre ad essere stato un cattivo servizio a tutta la categoria".

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