Se l'è vista brutta

Bloccato nella neve a 2000 metri... col carro funebre. Salvato con la motoslitta

Un 37enne di Milano (vestito da cerimonia) è rimasto bloccato tra Foppolo e Dordona. Lo hanno recuperato quasi congelato

Bloccato nella neve a 2000 metri... col carro funebre. Salvato con la motoslitta
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A tradirlo è stato molto probabilmente il navigatore. Perché trovarsi in tenuta da cerimonia con il carro funebre a 2000 metri bloccato nella neve non è certamente una grande idea. E deve ringraziare quattro giovani che lavorano agli impianti di risalita di Foppolo se la vicenda non è finita malissimo.

(immagine copertina archivio)

Bloccato nella neve a 2000 metri... col carro funebre

L'incredibile scena si è verificata  venerdì 5 gennaio 2024 a Foppolo. Secondo quanto ricostruito il protagonista della storia, un 37enne di Milano, era partito da Colico con il carro funebre alla volta del capoluogo, dove era atteso nel pomeriggio per il funerale di Manuela Spargi, la donna precipitata pochi giorni fa nel lago con l'auto insieme al marito e a un parente, salvati da un vigile del fuoco.

Secondo quanto ha raccontato ai soccorritori, nei suoi piani c'era una breve sosta a  Piazza Brembana per un saluto veloce ai genitori, che abitano nella località montana bergamasca.

Ma qui è entrato in "gioco" il navigatore, che lo ha indirizzato verso Fusine (Sondrio) e da qui lungo la strada che sale verso il rifugio Dordona e poi al valico di 2.061 metri. Peccato che la via - che per buona parte è sterrata - d'inverno sia chiusa al traffico per la neve. Ma questo evidentemente il navigatore non lo sapeva...

Bloccato nella bufera

A un certo punto la strada si è fatta impraticabile e l'uomo si è ritrovato di fatto bloccato nella neve e in mezzo a una bufera. A quel punto ha lasciato il carro funebre (con la salma a bordo) e si è incamminato verso il passo (vestito da cerimonia, patendo sicuramente un gran freddo). Percorsa una decina di chilometri ha raggiunto il rifugio, da dove è riuscito a chiamare i soccorsi.

I soccorsi

Erano le 17 e subito si è messa in moto la macchina dei soccorsi. Non senza difficoltà (la tormenta c'era pure per loro) quattro ragazzi del soccorso sono riusciti a raggiungerlo in motoslitta attorno alle 19.30, trovandolo in condizioni difficili. Era immobile, non parlava ed era congelato. I ragazzi gli hanno dato calze e scarpe e hanno acceso un fuoco per aiutarlo a scaldarsi.

Dopodiché lo hanno caricato sulla motoslitta e lo hanno portato a Foppolo e successivamente all'ospedale di San Giovanni Bianco. Per fortuna se l'è cavata senza particolari conseguenze, ma sarebbe potuta andare molto peggio...

Il funerale, naturalmente, è stato rinviato, tra la rabbia dei parenti della donna.

 

 

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