I genitori hanno tentato il suicidio

Bimba scomparsa a Firenze: l'ultimo video di Kata prima della sparizione

Il testimone ha riferito di aver visto un uomo portare via Kata non dall'ingresso principale dell'ex hotel Astor, ma da una via laterale verso il palazzo vicino

Pubblicato:
Aggiornato:

Una testimonianza considerata attendibile: "Ho visto l'uomo che ha portato via Kata". Queste le parole del testimone che, nella giornata di ieri, 13 giugno 2023, hanno dato un'accelerata alle indagini per ritrovare la piccola scomparsa a Firenze ormai da cinque giorni. Nel frattempo i carabinieri di Firenze hanno reso pubblica un'immagine delle telecamere di sorveglianza di una gioielleria che mostra la piccola Kata per l'ultima volta prima della sparizione.

Kata, l'ultimo video prima della sparizione

Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 14 giugno 2023, è stata diffusa dai carabinieri di Firenze un'immagine delle telecamere di sorveglianza di una gioielleria che mostra la piccola Kata per l'ultima volta prima della sparizione. Sono le 15,01 si sabato, 10 giugno 2023: nella fotografia si vede la bimba di 5 anni mentre lascia il gruppo di bambini, in cui c'è il fratellino, dirigendosi verso la porta del cortile laterale.

Un testimone avrebbe visto chi l'ha presa

Nel frattempo, però, è arrivata anche una testimonianza piuttosto attendibile sulla scomparsa di Kata: un uomo l'avrebbe portata via.

Come riporta La Stampa, il testimone ha detto di aver visto l'uomo portare via Kata "non dall'ingresso principale dell'hotel Astor, ma da una via laterale, verso il palazzo vicino che è stato perquisito".

Come racconta Prima Firenze, sono così iniziate perquisizioni a tappeto nel palazzo di cinque piani accanto all'ex hotel Astor di via Maragliano, occupato abusivamente. I militari sono entrati negli appartamenti e hanno ispezionato garage e cantine, controllando anche alcune auto parcheggiate in strada.

I vigili del fuoco, anche con l’aiuto di autoscale, sono saliti sui terrazzi dove c’erano appartamenti chiusi o disabitati e hanno passato al setaccio tutti i sotterranei, tombini compresi. Sembrava di essere arrivati alla svolta di un’indagine ma le speranze sono naufragate in serata. Di Kata nessuna traccia.

In mattinata c’era stato un sopralluogo di due ore della pm Von Borries, accompagnata dal comandante del nucleo operativo, il colonnello Angelo Murgia. È stato il primo sopralluogo di un magistrato nella struttura dal giorno della scomparsa della bambina. Sono state controllate le stanze, gli ingressi, i balconi e i cortili.

Nel pomeriggio invece altri interrogatori: anche due bambini sono stati ascoltati. Per primo il fratellino di otto anni di Kata e un’amica della stessa età di Kata che sabato era in cortile a giocare con lei (con il supporto di uno psicologo); poi è stata la volta dello zio a cui la piccola scomparsa era stata affidata.

Scarcerato il papà di Kata

Gli inquirenti, nel frattempo, stanno cercando di verificare punto per punto il racconto fatto dalla madre di Kata lunedì in Procura su quanto accaduto sabato. A partire dagli orari. La donna ha raccontato di essere andata a fare la spesa, di aver lasciato la bambina con lo zio che la controllava dalla finestra e di essere tornata a casa alle 15.30.

E' stato scarcerato il padre della bambina sequestrata, Miguel Angel Chicclo Romero, 26 anni, che era detenuto nel carcere di Sollicciano da marzo per reati contro il patrimonio. L’autorità giudiziaria ha sostituito la misura cautelare con l’obbligo di firma. Il 26enne è stato scarcerato "per stare vicino alla famiglia". Lo riferisce il suo legale, l'avvocato Cristiano Toraldo.

Entrambi i genitori nei giorni scorsi hanno tentato il suicidio. Entrambi disperati per la situazione e divorati dalla tensione per le sorti della loro bambina, evidentemente non hanno retto. Miguel Angel, dalla cella, ha ingerito una grossa quantità di detersivo. La mamma Katherine Alvarez, invece, lo ha emulato lo scorso lunedì.

Intanto va registrata la segnalazione di una donna che sembra aver visto la bambina sabato, 10 giugno 2023, a bordo di un bus a Bologna. Secondo quanto si apprende, la Prefettura si è attivata sulla base di una segnalazione ritenuta attendibile. Ma dopo le verifiche, però, non c'è stato alcun riscontro che potesse salvarsi della piccola Cataleya

Seguici sui nostri canali