Bimba scomparsa a Catania, la madre ha fatto ritrovare il suo corpo senza vita e ha confessato: "L'ho uccisa io"
La donna aveva detto che la piccola era stata rapita da tre uomini armati, ma la sua versione non ha convinto gli inquirenti.
Svolta clamorosa nella drammatica vicenda di Piano Tremestieri, in provincia di Catania, quando ieri, lunedì 13 giugno 2022, una bimba di quattro anni che secondo la madre era stata rapita appena era uscita dall'asilo.
Questa mattina, martedì 14 giugno 2022, gli inquirenti hanno trovato il cadavere della piccola Elena Del Pozzo. Stando però a quanto emerso nelle ultime ore, il ritrovamento è stato reso possibile solo a "pressioni esercitate negli interrogatori": sarebbe stata infatti proprio la madre a fare trovare il corpo della piccola. La donna ha poi confessato di aver ucciso la bimba, ma non ha spiegato né come né il perché.
Bimba scomparsa a Catania: la madre ha fatto ritrovare il suo corpo senza vita
Una notizia che nessuno avrebbe voluto leggere o sentire dopo la denuncia del sequestro di ieri. La piccola Elena Del Pozzo, quattro anni, è stata trovata senza vita dagli inquirenti. Il lato più scioccante della vicenda di Piano Tremestieri, in provincia di Catania, tuttavia, riguarda il fatto che il ritrovamento del cadavere sarebbe stato effettuato solamente dopo prolungate "pressioni esercitate negli interrogatori" nei confronti della madre della bambina.
Come emerso dalla ricostruzione dei fatti, sarebbe stata proprio quest'ultima ad indicare il luogo esatto dove i carabinieri avrebbero potuto trovare il corpo di Elena. La donna lunedì 13 giugno 2022 aveva denunciato il sequestro della figlia dopo essere uscita dall'asilo.
Ieri la denuncia per il sequestro
Le notizie trapelate questa mattina, quindi, parlerebbero di una clamorosa svolta nei fatti di Piano Tremestieri. Solo ieri, infatti, la madre della piccola Elena Del Pozzo, quattro anni, aveva denunciato il rapimento della figlia, avvenuto verso le 15 dopo essere uscita dall'asilo. La donna aveva raccontato che a portarle via la bimba su un 'auto sarebbero stati tre uomini armati e incappucciati.
La notizia del sequestro era stata poi confermata dai militari dell'Arma che avevano aperto un'inchiesta diffondendo due immagini della piccola.
La foto qui sopra più nitida è dell'8 maggio scorso, mentre l'altra, più sfocata è proprio della giornata di ieri, il giorno del rapimento. In quest'ultima la piccola Elena si vede in un'immagine riflessa, indossare una maglietta a maniche corte bianca e un paio di pantaloncini gialli, mentre sembra giocare serenamente.
Nel confermare ufficialmente il sequestro, la Procura aveva aggiunto che né l'ufficio né i carabinieri del comando provinciale e della Tenenza di Misterbianco, che indagano, “daranno al momento ulteriori informazioni”. Il procuratore Carmelo Zuccaro aveva precisato:
“Siamo in una fase delicata e non possiamo dare alcuna informazione. Può solo escludersi la finalità di riscatto”.
La svolta
Oggi, però, la giovane mamma ha confessato a Carabinieri e Procura di avere ucciso la figlia, ma nell'interrogatorio non ha saputo spiegare come e perché avrebbe commesso il delitto. Il rapimento sarebbe stato una messa in scena per coprire l'omicidio. I sospetti erano nati subito durante la prima dichiarazione della donna: il racconto era parso nebuoloso e pieno di incertezze. E alla fine è arrivata l'ammissione.
Il sindaco di Mascalucia: "Sul rapimento probabili dinamiche familiari"
I carabinieri di Mascalucia nel frattempo avevano visionato i video di sistemi di sorveglianza a Piano Tremestieri e anche nell'asilo frequentato dalla piccola. Rilievi ulteriori erano stati eseguiti pure da militari del Ris di Catania su alcune auto ritenute in qualche modo coinvolte nelle indagini. Le ricerche di Elena erano andate avanti per tutta la notte, nel massimo riserbo. I genitori e i familiari della piccola erano stati sentiti dai carabinieri per ricostruire dinamiche e frequentazioni che potrebbero essere utili alle indagini. I militari dell'Arma avevano subito escluso che il sequestro fosse opera della criminalità organizzata.
Anche Enzo Magra, sindaco di Mascalucia, aveva rilasciato alcune dichiarazioni nel quale si era detto pronto in qualsiasi modo ad aiutare nelle indagini:
"Sono ore di grande ansia per la nostra comunità - ha commentato il sindaco di Mascalucia, Enzo Magra - e sono personalmente sconvolto da questa notizia. Mi sono messo a disposizione dei carabinieri per aiutare le ricerche anche tramite la protezione civile, i volontari, ma mi è stato riferito che non si tratta di smarrimento o di fuga, ma di altro, probabilmente di dinamiche familiari".
La madre di Denise Pipitone: "Liberate Elena"
A qualche ora dalla diffusione della notizia si era espressa anche Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, la bambina sparita nel nulla il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo nel Trapanese quando non aveva neppure quattro anni, proprio come accaduto ieri per la piccola Elena:
"Liberate Elena. Non fategli del male, lasciatela in qualche posto, anche vicino una chiesa in modo che la sua famiglia possa riabbracciarla! I bambini non si toccano! Tornate indietro sui vostri passi, prima che sia troppo tardi. Abbiate un minimo di pietà per questa bambina".