Bestemmia a cena e il commensale (fervido credente) lo accoltella
Si è poi scoperta la lunga serie di reati commessi dal "pio aggressore"
Tu bestemmi? E io ti accoltello. Alla faccia del fervido credente... Un 44enne brianzolo, celibe, nullafacente, già noto per reati contro la fede pubblica, la persona e il patrimonio, per il reato di lesioni personali gravissime commesso lo scorso 23 giugno 2023, a Copreno, in provincia di Monza e Brianza, ha accoltellato un 58enne di origini campane con due fendenti, uno sotto l’ascella sinistra e l'altro nella parte bassa della schiena, tali da provocargli due profonde ferite di circa 5 centimetri.
Arrestato 44enne: ha accoltellato un uomo che aveva bestemmiato
I Carabinieri della stazione di Lentate sul Seveso hanno ricostruito quanto accaduto poche settimane fa, in una calda sera d'estate finita in violenza. L'uomo, senza fissa dimora si era recato a Lentate per salutare la madre che non vedeva da lungo tempo e, nell’occasione, aveva deciso di fermarsi a cena nello spiazzo condominiale della corte, insieme ai vicini di casa.
Proprio uno dei vicini avrebbe urtato la sua sensibilità religiosa, complice anche una grande quantità di vino, la situazione è presto trascesa. Il ferito aveva cominciato ad alzare i toni della conversazione non mancando di imprecare con bestemmie dinanzi a tutti i commensali, compreso il 44enne il quale, a sua volta, fervido credente, gli aveva chiesto a più riprese di smettere.
Come racconta Prima Monza, ne era scaturita un’accesissima discussione che aveva portato i due a tirar fuori coltelli di grosse dimensioni: ad avere la peggio è stato il 58enne, colpito con due fendenti. Il 44enne si è quindi dato alla fuga a bordo di un Piaggio X9.
Un cumulo di pene pregresse
Ma i carabinieri, giunti sul posto, hanno rapidamente individuato il responsabile che è stato arrestato lo scorso 25 luglio 2023 a Merate, nel Lecchese, in esecuzione del provvedimento per la carcerazione e attualmente si trova in carcere poiché deve scontare 10 anni, 9 mesi e 20 giorni di reclusione per un cumulo di pene relativo a condanne per svariati reati commessi tra il 2009 e il 2017, quali il mancato rispetto degli obblighi della sorveglianza speciale, il possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, la falsità materiale commessa da un privato, il porto abusivo di armi o oggetti atti a offendere, il possesso ingiustificato chiavi o grimaldelli, truffe e frodi informatiche, ricettazione, rapina e lesioni personali.
A questi gravi precedenti si aggiunge, ora, la denuncia per le gravi ferite, procurate durante la cena "blasfema", al vicino campano.