Bambino di 4 anni picchiato e ustionato con le sigarette: indagati mamma e compagno
Il piccolo è stato portato in gravi condizioni all'ospedale di Catania. La denuncia dei medici ha permesso di aprire l'inchiesta
Una vicenda shock. Un bambino di soli quattro anni che arriva in ospedale con lesioni su tutto il corpo, causate da botte con un corpo contundente, e ustioni da sigarette. E i responsabili sarebbero la madre e il compagno. Succede ad Agrigento.
Bambino di 4 anni picchiato e ustionato con le sigarette
Secondo quanto ricostruito il piccolo è arrivato all'ospedale di Catania con lesioni di grave entità alle dita delle mani e dei piedi e ai testicoli, oltre a diverse bruciature sparse per il corpo. Il personale medico del Garibaldi Nesima, dove il piccolo è stato trasferito e ricoverato d'urgenza vista la sua situazione piuttosto critica, ha immediatamente segnalato l'accaduto alle forze dell'ordine.
Indagati mamma e compagno
A quel punto la Procura di Agrigento ha avviato un'indagine e gli uomini della Questura hanno notificato oggi, mercoledì 4 gennaio 2023, il provvedimento di conclusione delle attività investigative alla mamma del piccolo e al suo compagno, che sono accusati dei maltrattamenti.
Le intercettazioni telefoniche
A confermare i sospetti e a dare "gravi indizi di colpevolezza" anche alcune intercettazioni ambientali e telefoniche effettuate nei confronti dei due indagati. Secondo l'accusa avrebbero causato gravi lesioni al bambino percuotendolo con un corpo contundente e ustionandolo con le sigarette.
Rimane da capire il perché del folle gesto, ammesso che se ne possa trovare uno...
Il papà che frustava il figlio di 8 anni con un cavo elettrico
La vicenda è emersa proprio nel giorno in cui è arrivata la condanna per un altro episodio simile. I fatti risalgono al giorno di Pasqua del 2013, quando i carabinieri di Fabbrico intervennero in un’abitazione di un operaio, dopo che le urla del figlioletto, all’epoca di 8 anni, erano state udite dai vicini.
L’uomo tentò di depistare i carabinieri sostenendo che quelle urla erano della moglie e del figlio che avevano avuto una discussione, aggiungendo che il piccolo era uscito per andare a giocare a pallone.
Parole che non avevano per niente convinto i carabinieri di Fabbrico che entrarono e trovarono il bambino accucciato nella vasca da bagno, con gli evidenti segni di una inaudita violenza: era stato frustato con un cavo elettrico.
Oggi è arrivata la condanna definitiva: il padre violento dovrà scontare 2 anni, 11 mesi e 26 giorni di reclusione.