Fracassato contro la gabbia

Bambini di 5 anni ammazzano un coniglietto per gioco sotto lo sguardo compiacente dei genitori

Soltanto uno fra i presenti si è opposto allo scempio e li ha (fortunatamente) denunciati tutti. Per la bestiola era troppo tardi

Bambini di 5 anni ammazzano un coniglietto per gioco sotto lo sguardo compiacente dei genitori
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“Dovranno pur giocare i bambini”, questa la giustificazione raccapricciante di alcuni genitori davanti alla mattanza, che molto rivela circa le loro capacità educative – e il futuro che aspetta i loro figli. Soltanto uno, fra i tantissimi padri e madri che affollavano una festicciola in parrocchia a Verona, ha avuto (verrebbe da dire il coraggio, ma qui si tratta solo di normalità) di opporsi allo scempio. E ha denunciato. Tutti gli altri genitori hanno assistito compiacenti alla scena rivoltante dei propri figli che ammazzavano un coniglietto per puro diletto, per passare il tempo.

Bambini ammazzano un coniglietto alla festa in parrocchia

Alcuni bambini avrebbero ucciso “per gioco” un coniglio sotto gli occhi complici dei genitori durante una festa in parrocchia. Come racconta Prima Verona solo uno dei genitori si è opposto a quello che stava avvenendo e ha provveduto a denunciare il fatto, mentre gli altri hanno giustificato il comportamento dicendo che “i bambini dovranno pur giocare”.

I fatti sarebbero successi due mesi fa quando durante una festa alla quale hanno preso parte circa 200 persone a un gruppetto di bambini sono stati dati dei coniglietti nani per ''giocare'', per tenerli impegnati, in qualche modo. Da quanto ricostruito un adulto avrebbe spiegato come martoriare questi piccoli e così è cominciato un gioco inqualificabile, conclusosi con la morte di "Ninetto", uno dei piccoli conigli.

Agghiacciante il resoconto dell’accaduto da parte del nucleo veronese delle guardie zoofile Enpa:

"Con oggi finisce una lunga indagine durata due mesi circa, che ha visto impegnate diverse guardie. Diverse le persone sentite, diverse persone reticenti. Il coniglio nano, bianco e nero, riverso a terra, buttato vicino a un piccolo canale di scolo, perché non serve più, perché i bambini di 5 anni avevano finito di giocare. Gioco violento che ha portato all'uccisione di questo coniglio, fracassato più volte su di una gabbia, sotto gli occhi dei presenti che commentavano "dovranno pure giocare i bambini".

"Una sola persona su 200 ha deciso di denunciare alle guardie zoofile perché quella non era una festa, ma era la festa degli orrori. Una sola persona, che ha insegnato ai figli il rispetto per gli altri esseri viventi. Lui non tornerà più, oggi sono stati tolti i sigilli e si è proceduto al dissequestro da quel sacchetto in freezer in cui era stato messo"

Quale educazione?

“Come si può pensare che questi bambini capiscano la differenza tra il bene e il male se massacrare un inerme coniglio è considerato dai loro stessi genitori un semplice gioco?”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “L'educazione dei bambini al rispetto degli animali è un investimento nella creazione di una società più compassionevole e responsabile. Insegnare ai bambini l'empatia e il rispetto li aiuta a comprendere la complessità delle relazioni con gli animali e anche tra gli umani. Questo processo non solo aiuta a preservare il benessere degli animali, ma insegna ai bambini valori universali di rispetto, gentilezza e comprensione, creando così un mondo migliore per tutti”, conclude Rosati.

I precedenti

Sempre più spesso le cronache riportano casi di maltrattamenti e violenza sugli animali ad opera di ragazzi o addirittura bambini. Pochi giorni fa LNDC Animal Protection ha sporto denuncia per un fatto avvenuto in provincia di Taranto, dove un gruppo di ragazzini ha picchiato e ferito un cane. Nei giorni scorsi, nel Parco della Maremma, dei bambini avrebbero preso a calci o scacciato in malo modo un daino che si era avvicinato a loro in spiaggia – in un’area faunistica protetta – con l’approvazione della madre.

LNDC Animal Protection si unisce alla denuncia già sporta per quanto riguarda il coniglio ucciso in quel modo crudele e sta valutando le azioni che sarà possibile intraprendere nei confronti della famiglia che avrebbe preso a calci il daino nell’area protetta del Parco della Maremma.

Ci si augura che tutti i responsabili vengano individuati e rispondano della loro deliberata crudeltà, anche a quei figli ai quali hanno concesso queste derive mostruose e che un giorno, forse, crescendo, si faranno un paio di domande.

Commenti
Biancamaria

Genitori INCAPACI di prendersi cura dei loro prodotti , solo capaci di 5’ per figliare MOSTRI. VERGOGNATEVI TUTTI! Anche il parroco!! L’Amore , il rispetto, la gentilezza sono ben altro.

Armando Diolaiti

È lo specchio della società di oggi, dove la cattiveria è normalità, è la regola perché tanto la giustizia non esiste. Spero solo che ricevano una severa punizione... maledetti!

Giusto

Una vergogna inaudita provo per quei figli di disgraziati che colpa non hanno ma neppure cuore.Saranno futuri delinquenti e le famiglie avrebbero dovuto fermare quello scempio almeno.Per quanto riguarda i ragazzini che hanno compiuto il macabro gesto non vedo rosa nel loro futuro indipendentemente dalla educazione ricevuta che ha un rilievo marginale.Si nasce già malvagi a volte ed è proprio la famiglia in questi casi a dovere intervenire con una buona educazione per fare si che simili fatti non abbiano a ripetersi

Cris

In questo modo i bambini di oggi diventano criminali di domani

Daniele

Mi fanno schifo gli esseri umani compresi i bambini

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