AUTO INCENDIATA

Attentato ad Atene contro Susanna Schlein dell’ambasciata italiana per solidarietà con l’anarchico Alfredo Cospito

Il mondo degli anarchici è in fermento, in Italia e all'estero: giudicano eccessivo il "carcere duro" contro cui Cospito sta portando avanti lo sciopero della fame.

Attentato ad Atene contro Susanna Schlein dell’ambasciata italiana per solidarietà con l’anarchico Alfredo Cospito
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La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta sull'attentato ad Atene contro l'auto del primo consigliere dell'ambasciata italiana Susanna Schlein. Ieri, venerdì 2 dicembre 2022, nella capitale greca è arrivato ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Salva per miracolo", ha detto.

Attentato ad Atene contro Susanna Schlein dell’ambasciata italiana

L'auto in fiamme, vicino accendini e una molotov pronta ad esplodere sotto una seconda auto: entrambe le due vetture sono di Susanna Schlein, primo consigliere dell'ambasciata italiana ad Atene e sorella di Elly, parlamentare Pd, vicepresidente della Regione Emilia e icona lgbt che sfiderà per la segreteria dem proprio il governatore di cui è vice, Stefano Bonaccini.

E' la stessa diplomatica nella notte a sentire lo scoppio sotto casa.

Qualche settimana fa su un muro dell'ambasciata era comparsa una scritta in sostegno di Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis a Sassari: "Il regime del 41 bis in Italia è tortura". La matrice dell’attentato sembrerebbe dunque anarchica.

Alfredo Cospito

Alfredo Cospito si trova in carcere perché condannato dal Tribunale di Torino per aver gambizzato nel 2012 a Genova l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, e per l’invio di due pacchi bomba alla scuola allievi carabinieri di Fossano (Cuneo) nel 2006 (che non provocarono feriti).

Da 45 giorni prosegue il suo sciopero della fame per chiedere la fine del cosiddetto “carcere duro”.

“È il primo caso di un anarchico al 41-bis, regime che nasce per combattere la mafia stragista”, ha ricordato il suo avvocato Flavio Rossi Albertini.

Solidarietà con l’anarchico Alfredo Cospito

Il mondo degli anarchici è in fermento, in Italia e all'estero. Sono comparse scritte sui muri a Roma, Firenze, Bologna. Una trentina di anarchici ieri si sono ritrovati di fronte al Tribunale di sorveglianza di Roma per chiedere la fine del regime di 41 bis per il loro compagno anarchico Alfredo Cospito. A Milano lo scorso 6 novembre alcuni anarchici erano saliti su una gru davanti alla Scala per protestare contro il 41-bis. Mentre a settembre la “Brigata Augusto Masetti – Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale” aveva rivendicato il pacco bomba indirizzato ad Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, lo scorso 27 giugno: un’azione “dedicata ad Alfredo Cospito”, si leggeva nel documento.

Il carcere duro è stato motivato a causa degli scambi epistolari avvenuti negli ultimi 10 anni con anarchici e riviste del settore: secondo i magistrati di Torino, Cospito è il capo proprio dell’organizzazione FAI/FRI (Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale) e dietro questo scambio di lettere c'era un nucleo organizzato.

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