Atleta 30enne investita e uccisa mentre fa jogging: il conducente dell'auto accecato dal sole
La vittima, Sara Bartoli, era un volto noto nel mondo della corsa "estrema".
Sara Bartoli aveva 30 anni e la grande passione della corsa. Era un'atleta, che si cimentava nell'Ocr (Obstacle course race), gare su tracciati a ostacoli. Un volto noto non soltanto nella sua San Casciano, ma in tutto il panorama sportivo nazionale (era stata anche ospite a "I soliti ignoti", programma tv Rai). E' morta mentre si allenava facendo jogging sulla Provinciale 92, investita da un'auto condotta da un 38enne che, accecato dal sole, non l'ha vista e l'ha travolta.
Travolta e uccisa mentre fa jogging: muore a 30 anni
La tragedia è avvenuta nel tardo pomeriggio di mercoledì 27 luglio 2022. Come racconta Prima Il Chianti, Sara Bartoli si stava allenando sulla Sp92, una strada percorsa mille altre volte, quando è stata travolta frontalmente da un'auto. Dalle prime ricostruzioni pare che l'uomo al volante, un 38enne anche lui della zona, non l'abbia vista, accecato dal sole. Tempestiva la chiamata ai soccorsi, che però non hanno potuto fare nulla per salvarle la vita: troppo gravi le ferite riportate nell'incidente.
Chi era Sara Bartoli
Sara Bartoli aveva una laurea triennale in Biotecnologie medico-farmaceutiche e la magistrale in Scienze dell’alimentazione conseguite con il massimo dei voti, e l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di nutrizionista. Con una grande passione: l’ocr, l’obstacle course race, di cui fa parte la mud run, la corsa nel fango.
"Mi sono sempre impegnata in quello che faccio anche sacrificando, a volte, la vita privata – aveva raccontato sulle pagine di Chiantisette due anni fa – Sono una persona molto determinata e punto ad eccellere in tutto".
Meno uscite serali, sia per la stanchezza accumulata durante il giorno, sia perché la mattina dopo c’è da andare ad allenarsi, Sara si è tuffata completamente in questa disciplina. Una ragazza determinata.
La passione per la corsa
"Quando corro tutti i pensieri volano via. Superare gli altri è avere la forza, superare se stessi è essere forti". Scriveva così sul suo profilo Facebook. La corsa e lo sport erano la sua vita.
Sara era quella ragazza che durante la pandemia nel piazzale di casa si era creata il percorso per tenersi in allenamento. Ecco che un sacco da 25 chilogrammi di sale per addolcitore è diventato il compagno di allenamento fondamentale per lo squat. Senza dimenticare la cyclette, rispolverata per l’occasione per fare gli esercizi di tipo aerobico (due sedute a settimana di un’ora ciascuna). E gli addominali. E poi era quella ragazza dai capelli neri e occhi profondi che in camera da letto aveva fissato al muro la sbarra per le trazioni.
E’ sempre alle pagine di Chiantisette che raccontava di andare a correre tre volte alla settimana. Perché per lei lo sport era una questione di priorità. E il suo ultimo messaggio lasciato sulla proprio pagina Instragram rimarrà indelebile:
"Non accontentatevi di una vita che è meno di quello che siete capaci di vivere. Non lo fate mai!".
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E siamo certi che Sara continuerà a correre anche da lassù.