Da Vr Sicilia

Fa commenti sulla figlia del vicino, lui lo uccide a colpi di forbici

Il delitto a Mascali, in provincia di Catania: la lite tra due vicini è sfociata nel sangue. Un 48enne disoccupato, con precedenti, in manette

Fa commenti sulla figlia del vicino, lui lo uccide a colpi di forbici
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Secondo le testimonianze sarebbero state delle frasi poco lusinghiere su sua figlia, studentessa 22enne fuori sede. E così una lite tra vicini di casa, a Mascali, provincia di Catania, è culminata in omicidio.

Il luogo dell'omicidio

Guarda il servizio di Vr Sicilia, una delle televisioni del nostro gruppo editoriale Netweek.

Omicidio a Mascali: lite tra vicini finisce in tragedia

Verso le 13 di mercoledì 26 giugno 2024, Antonio Raciti, 41enne operaio edile, è stato colpito ripetutamente alla gola con un paio di forbici dal vicino, Giampiero Blanco. La vittima, trasportata all’ospedale di Giarre, è deceduta nonostante i tentativi dei medici di strapparlo alla morte, troppo vasta l'emorragia. L’aggressore, trovato a casa con indosso una maglietta insanguinata e un marsupio che conteneva la forbice utilizzata per il delitto, è stato arrestato dai Carabinieri.

L'arrestato è un 48enne disoccupato, in passato denunciato per porto abusivo di armi e ricettazione, che è indagato per omicidio.

Rilievi della scientifica

Il movente

Secondo una ricostruzione degli investigatori, la lite tra vicini sfociata in omicidio sarebbe scaturita da commenti che la vittima avrebbe rivolto al 48enne sulla figlia, accusandolo di non essere un buon padre a causa delle frequentazioni della 22enne, studentessa fuori sede. Secondo l'accusa, l'arrestato, in uno scatto d'ira, dopo aver afferrato delle forbici di medie dimensioni, che aveva con sé, avrebbe colpito ripetutamente al torace e al collo il 41enne, che ha quasi subito perso i sensi.

Il luogo dell'aggressione

Pare che anche il giorno prima i due uomini avrebbero avuto un diverbio per lo stesso motivo, che sarebbe ripreso mercoledì, degenerando nel delitto. I due si conoscevano da tempo, vivendo nello stesso quartiere ad una distanza di appena 400 metri l'uno dall'altro.

L’arrestato è stato trasferito in isolamento nella casa circondariale di Catania Piazza Lanza, mentre la salma della vittima è stata inviata all’obitorio del Policlinico di Catania per l’esame autoptico.

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