Fidanzati precipitano a bordo di due aerei differenti a pochi minuti di distanza: entrambi salvi
La coppia viaggiava separatamente su due ultraleggeri decollati nel Torinese: entrambi si sono schiantati
Statisticamente le possibilità che una storia del genere accada sono prossime allo zero. Ma evidentemente non nulle. Ed è in questo risicatissimo margine di probabilità che si è consumata l’assurda, e fortunatamente a lieto fine, vicenda di una coppia di fidanzati, nei cieli di Torino.
Entrambi scampati - miracolosamente - a due incidenti aerei, avvenuti a poca distanza l’uno dall’altro: i giovani, infatti, viaggiavano su due velivoli separati. Entrambi sono precipitati. Entrambi sono sopravvissuti.
Fidanzati precipitano da due aerei diversi lo stesso giorno: entrambi salvi
E’ accaduto domenica 17 dicembre 2023: Antonietta Demasi, studentessa 22enne, e Stefano Pirilli, un broker energetico di 30, salgono a bordo di due ultraleggeri. Separatamente. Ai comandi degli aerei caduti ad una distanza di 40 chilometri c'erano due amici della coppia. Stefano sta bene, Antonietta è stata operata al Cto per una frattura al bacino, così come Paolo Rotondo, uno dei due piloti, anch’esso ricoverato al Cto.
Rotondi era ai comandi di un Technam P92 Echo Super, a bordo c’era anche Antonietta. Stefano era sull’aereo pilotato da Nicola Fiscarelli, 42 anni, rimasto lievemente ferito. L'ultraleggero con Pirilli è partito dal campo volo Pegasus di Busano, quello con a bordo la fidanzata, invece, dal campo volo di Pianezza.
Il 30enne ha raccontato di una domenica dove tutti sembrava filare liscio, finché la bruma si è alzata dal terreno durante il tardo pomeriggio. La visuale era pessima, per evitare dei cavi dell’alta tensione il velivolo è piombato in un prato ad un centinaio di metri dalla pista. Il broker è riuscito a trascinarsi fuori, non avendo riportato ferite, e chiamare i soccorsi.
Sani e salvi
Anche Rotondo, con a bordo Antonietta, ha tentato un atterraggio d’emergenza: ma si è schiantato contro un palo a bordo strada. Un miracolo: sono tutti vivi, seppur ammaccati e, sicuramente, spaventati.