Circostanza paradossale

Ansia, stress e pazienti aggressivi: dottoressa di base lascia il posto dopo una settimana

Solo ad inizio ottobre aveva sostituito un collega che si era appena trasferito. La situazione nell'ambulatorio, però, l'ha spinta ad abbandonare il ruolo appena assunto.

Ansia, stress e pazienti aggressivi: dottoressa di base lascia il posto dopo una settimana
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Era stata nominata dall'Ats solo ad inizio ottobre, al posto di un collega che si era trasferito, ma dopo solo una settimana di lavoro ha voluto lasciare l'incarico. Ansia, stress e pazienti troppo aggressivi hanno spinto la dottoressa di base ad abbandonare il ruolo appena assunto.

Dottoressa di base lascia il posto dopo una settimana: ansia, stress e pazienti aggressivi

Quanto accaduto ad Arcore (Monza) nei giorni scorsi ha veramente dell'incredibile, ma andiamo per gradi. All'inizio di ottobre la dottoressa Sabrina Licata, era stata nominata dall'Ats a sostituire il dottor Stefano Campari che, nel luglio scorso, aveva lasciato Arcore per trasferirsi in un altro comune del Vimercatese. Il medico di medicina generale, quindi, ha cominciato a prestare servizio nei nuovi locali di Bernate, messi a disposizione ai medici da parte dell'Amministrazione comunale.

Dopo pochissimi giorni, tuttavia, la situazione ha preso una piega particolare: la dottoressa Licata, infatti, ha iniziato a farsi accompagnare sul luogo di lavoro dai genitori per la troppa ansia, lo stress e per dei pazienti che considerava alquanto aggressivi. Una circostanza quest'ultima che l'ha portata, dopo una sola settimana di lavoro a rinunciare all'incarico appena ottenuto. Una decisione, la sua, che ha gettato ancor di più nel panico oltre 1500 pazienti arcoresi i quali, con l'arrivo di Licata, pensavano di aver risolto il problema del medico di base.

"Brutale aggressione verbale ai danni della dottoressa"

A confermare la notizia ci ha pensato il primo cittadino di Arcore, Maurizio Bono, intervenuto sulla vicenda:

"Capisco l'esasperazione accumulata in tutti questi mesi da molti pazienti ma non tollero in alcuna maniera e per nessun motivo la brutale aggressione verbale messa in atto nei giorni scorsi nei confronti della dottoressa Licata, una professionista che stava facendo il suo lavoro di medico di base - ha spiegato il sindaco - Ho dovuto mandare una pattuglia di agenti di Polizia locale a fare un giro presso l’ambulatorio a seguito dell'alterco avuto dalla dottoressa con una paziente. Quest'ultima pretendeva di ottenere una ricetta senza che la dottoressa conoscesse le condizioni di salute della donna, cose da pazzi".

E ora che succede?

A seguito di quanto accaduto, il sindaco Bono ha voluto però rassicurare i cittadini rimasti senza medico di base:

"Non è ancora ufficiale ma mi risulta che alcuni medici sostituti, che già operano a Cascina del Bruno, abbiano partecipato al concorso e abbiano scelto Arcore come prima sede - ha continuato Bono - Faccio appello alle persone di buon senso perché portino pazienza nei primi tempi. Se professionisti giovani si trovano assediati rischiamo che scelgano altri incarichi. In aggiunta posso dire che come Amministrazione stiamo già predisponendo un nuovo ambulatorio in un locale che si trova in via Margherita Hack, sotto una delle torri Devero per intenderci".

Il Pd locale fa il punto sull'ambulatorio di Bernate

La situazione che si è creata già da qualche mese in città sul discorso medici di base ha infiammato anche il dibattito politico. Dura la presa di posizione del Partito democratico sulla vicenda.

"Siamo ben consapevoli di come l’attuale situazione abbia delle responsabilità che vanno ben oltre il livello di competenza comunale, e risiede soprattutto nella gestione della sanità a livello regionale, di cui negli ultimi anni stiamo vedendo tutti i limiti ed i guasti - ha dichiarato il segretario del Pd Davide Pennati - Tuttavia, per quanto riguarda la competenza dell’amministrazione arcorese dobbiamo riportare, come segnalatoci da molti cittadini, i disagi e la situazione assolutamente non adeguata del nuovo ambulatorio aperto la settimana scorsa a Bernate. Fatta salva l’idea del sindaco di offrire un nuovo spazio ed il lavoro compiuto con generosità dai volontari, il risultato si rivela quello di uno spazio inadatto e con gravi carenze".

A Bernare mancherebbero il lettino per visitare i pazienti e la connessione Wi-Fi:

"La situazione al momento è la seguente - ha continuato Pennati - Il medico presente in ambulatorio non ha un lettino su cui visitare i pazienti, non ha connessione internet né rete telefonica, non può accedere ai fascicoli sanitari dei pazienti, ha una segreteria solo per 1h al giorno, con conseguenti difficoltà nel prendere appuntamenti. Tutto questo senza menzionare la sala d’aspetto ridotta ai minimi termini e la carenza di parcheggi nelle vicinanze. Siamo a conoscenza del fatto che questa situazione è stata già riportata da alcuni cittadini ad Ats, che è lecito chiedersi se fosse a conoscenza della situazione, in quanto non possiamo pensare che permetta a dei medici di base di ricevere i pazienti in una situazione del genere. Non è possibile continuare in questo modo, con soluzioni raffazzonate ed affrettate che invece di migliorare, finiscono per peggiorare la situazione. E’ urgente che tutti gli enti interessati si attivino al più presto per offrire una sistemazione dignitosa. Da parte nostra non abbiamo intenzione di lasciar cadere la questione e continueremo a far sentire la voce dei cittadini che non ne possono più di questi disagi".

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