elenco agghiacciante di violenze

Anna, uccisa alle spalle dall'ex. Anziana accoltellata e presa a badilate dal figlio

Altri tre casi di violenze nel Vicentino: nessuno ha denunciato

Anna, uccisa alle spalle dall'ex. Anziana accoltellata e presa a badilate dal figlio
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La drammatica uccisione a Sorrento, nelle scorse ore, di Anna Scala a Piano da parte dell’ex compagno, Salvatore Ferraiuolo, che avrebbe confessato il delitto, continua ad alimentare la scia senza fine di femminicidi nel nostro Paese. Parallelamente al caso campano, anche in altre zone d’Italia la cronaca è piena di tragedie, consumate o sfiorate, nonché di storie di “ordinaria” violenza.

Anna Scala a Piano

Uccisa dall'ex alle spalle

Sarà condotto nel carcere di Poggioreale in attesa di giudizio il 54enne accusato di aver ucciso la sua ex, Anna Scala a Piano. L’uomo è stato individuato in una zona impervia, vicino a dove aveva nascosto lo scooter con cui alcuni testimoni lo avevano visto allontanarsi dal luogo dell’omicidio, consumatosi 17 agosto 2023, in un’area condominiale, a Sorrento.

La vittima, Anna Scala, aveva 56 anni, il corpo è stato ritrovato nel bagagliaio della sua auto con diverse ferite di arma da taglio alla schiena. Secondo le prime ricostruzioni, la donna stava aprendo il bagagliaio dell’auto quando un uomo vestito di nero le si è avvicinato e l’ha colpita con diverse coltellate alla schiena. L’aggressore avrebbe quindi preso il corpo della donna e nascosto nell’auto, infine, si sarebbe dato alla fuga in scooter. A sostegno di questa tesi, ci sono le testimonianze di alcuni residenti che hanno sentito le urla della vittima e hanno visto un uomo scappare.

La vittima aveva denunciato, in passato, l’ex per stalking. L’uomo l’aveva ripetutamente minacciata ed era arrivato a tagliarle le gomme dell’auto.

Il fermo del presunto assassino di Anna

Tre casi di violenza nel Vicentino

E’ stato un fine settimana di Ferragosto da dimenticare quello appena trascorso nel vicentino: sono stati addirittura tre i casi in cui la polizia è dovuta intervenire per gravi atti di violenza da parte del coniuge e, in una occasione, ad opera del padre.

Il primo intervento è scattato a seguito di una richiesta di aiuto arrivata sul numero di emergenza “113” da parte di un cittadino che, in strada, si è imbattuto in una donna straniera incinta che lamentava di essere stata picchiata dal marito. Giunti immediatamente sul posto, gli agenti di Polizia hanno individuato la donna seduta sul marciapiede, che accusava forti dolori all’addome, al costato ed alla zona lombare. Purtroppo però non comprendeva la lingua italiana e solo grazie all'intervento di alcune persone che si erano già fermate a prestarle aiuto, è stato possibile tradurre le indicazioni degli agenti. La vittima – che aveva con sé 2 figli minori di 3 e 5 anni – ha così raccontato di essere stata picchiata, con calci e pugni all’addome e in altre parti del corpo dal marito e che tutto era iniziato la sera prima quando, dopo essere stata percossa dal coniuge era rimasta sul marciapiede davanti a casa fino a tarda notte, finché lui, di fronte alle sue suppliche, non l'aveva fatta rientrare. Al mattino, però, era stata nuovamente buttata fuori dall’appartamento, dove era rimasta dolorante sul marciapiede. Gli Agenti, in considerazione della gravità della situazione, hanno fatto immediatamente intervenire un’ambulanza per verificate le condizioni di salute della donna e dei figli minori. La signora è tutt’ora ricoverata in osservazione.

Copione similare poche ore dopo: una donna straniera, che riferiva di essere stata percossa dal marito, ha chiesto aiuto alla Polizia. Il racconto della vittima ha inizio dalla sera di lunedì 14 agosto 2023 quando il marito, rientrato a casa dal lavoro, ha cominciato a discutere in modo animato con lei per poi passare alla violenza fisica: con la scarpa antinfortunistica l'ha colpita ripetutamente al volto, provocandole una fuoriuscita di sangue dal naso. Poi ha iniziato a sferrarle calci e pugni. La donna, in stato confusionale, aveva chiamato il 118 chiedendo aiuto, per poi annullare la richiesta. La mattina del 15 agosto però, una sua amica che era venuta a conoscenza di quanto accaduto, ha preso in mano a situazione e ha accompagnato la vittima al Pronto Soccorso insieme alla figlia di 11 anni, facendo scattare la macchina dei soccorsi.

Nel pomeriggio di Ferragosto una nuova chiamata, la terza della giornata per violenze. Al personale del Pronto Soccorso, è arrivata la richiesta di intervento per una 15enne che ha dichiarato di essere stata poco prima picchiata violentemente dal padre, causandole diverse abrasioni ed ematomi sul corpo.

Nessuna delle tre vittime di queste drammatiche storie di ordinaria violenza ha voluto sporgere denuncia verso il proprio carnefice.

Madre accoltellata alla schiena e presa a badilate dal figlio

Spostandoci in Lombardia, nel Pavese, un’altra grave violenza a danno di una donna si è consumata il 17 agosto. Accoltellata alla schiena e poi colpita con un badile al capo e al volto dal figlio: questo il dramma di una 71enne vigevanese, ora ricoverata in prognosi riservata all'ospedale San Matteo di Pavia mentre suo figlio, 43enne, è stato arrestato per tentato omicidio. A lanciare l'allarme, pochi minuti prima, era stato il marito della vittima. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, nel seminterrato dell'abitazione hanno trovato l’anziana a terra ferita e sanguinante dopo essere stata colpita prima alla schiena con un coltello da cucina e poi con un badile sia al capo che al volto. Nonostante l’inaudita aggressione non sarebbe in pericolo di vita.

All'arrivo dei militari, l’aggressore, che soffre di alcuni disturbi psichiatrici, ha dato in escandescenze, tanto che i carabinieri hanno dovuto immobilizzarlo per riuscire a disarmarlo e per evitare che infierisse su sua madre fino ad ucciderla. Il 43enne si trova ora in carcere.

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