Anfora etrusca del V secolo come soprammobile: denunciata per i reperti archeologici trovati in casa
Una scoperta incredibile a Nepi (Viterbo). In casa un tesoro archeologico
Custodiva in casa un vero e proprio tesoro archeologico, di dubbia provenienza. E quando è stata scoperta è stata denunciata dai Carabinieri. Una scoperta davvero incredibile avvenuta a Nepi, in provincia di Viterbo.
Reperti archeologici come soprammobili
Come racconta Lazio Tv Netweek, una cinquantenne romana è stata denunciata per il possesso non autorizzato di beni archeologici. La scoperta è avvenuta nel corso di una perquisizione a seguito di un'indagine su truffe tramite Internet. In una villa nelle campagne di Nepi i militari dell'Arma hanno rinvenuto in un vano dell’abitazione, materiale sicuramente di epoca antica e di illecita provenienza, esposto nel salone sopra alcune credenze.
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Interrogata al riguardo, la proprietaria non è stata in grado di fornire documentazione attestante la legittima provenienza dei beni, motivo per cui è scattato immediatamente il sequestro e la denuncia per violazione del codice dei beni culturali.
Le verifiche svolte successivamente presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale hanno consentito ai militari di accertare che si tratti di reperti di interesse archeologico.
L’ipotesi al momento più probabile è che provengano da qualche scavo clandestino nei dintorni.
I reperti archeologici trovati
Tra i pezzi recuperati, appare di particolare pregio un’anfora databile al quinto secolo a.C., importante per la preziosità e rarità della classe di materiali a cui appartiene (molto richiesto nel mercato illegale dei beni archeologici trafugati).
Elenco dei reperti posti sotto sequestro:
- busto e testa in marmo non pertinente: il busto datazione III-IV sec. d.C., la testa di età giulio-Claudia
- anfora a figure rosse frammentaria e ricomposta con piccole lacune, datazione V sec. a.C.
- coppa etrusco-corinzia con decorazione figurata, datazione metà VI sec. a.C
- brocchetta dorata a fasce di probabile provenienza vulcente, datazione V-IV sec. a.C.
- oinochoe a becco acroma, datazione V-III sec. a.C.
- 12 frammenti di pithos di impasto rosso ceretano, datazione prima metà VI sec. a.C.
- 5 frammenti ceramici di difficile attribuzione
- un frammento di ceramica etrusco corinzia datazione VI sec. a.C.