Lunga scia di sangue

Ancora un morto sul lavoro: padre di due bambini schiacciato da una lastra di cemento

Gli incidenti mortali sul lavoro sono in calo rispetto al 2021, ma i numeri sono sempre drammatici.

Ancora un morto sul lavoro: padre di due bambini schiacciato da una lastra di cemento
Pubblicato:
Aggiornato:

Non bastano le parole, non bastano le dichiarazioni, serve qualcosa di più. Perché in Italia si continua a morire di lavoro. L'ultimo caso è avvenuto mercoledì 19 ottobre 2022 a Castelverde, in provincia di Cremona, dove un   operaio 50enne di origine marocchina, Bendahbi El Mustapha, sposato e padre di due bambini di 6 e 9 anni, è morto schiacciato da una  lastra di cemento.

Padre di due bambini schiacciato da una lastra di cemento

Bendahbi El Mustapha stava lavorando presso la Mg Prefabbricati di via Fornace nella frazione di Costa Sant’Abramo quando, secondo quanto ricostruito sinora, è stato schiacciato da un pesante  manufatto in cemento, lungo otto metri e alto circa uno e mezzo. 

Il cinquantenne era impegnato insieme a un collega nella movimentazione di alcuni pezzi e stava fissando il componente in cemento, che però è crollato, schiacciandolo senza lasciargli scampo.

La ditta dove è avvenuto l'incidente

 I soccorsi

Immediatamente è scattata la chiamata ai soccorsi: sul posto si è precipitato il personale del 118, insieme ai Vigili del fuoco di Cremona. Purtroppo però per l'operaio non c'era più nulla da fare. Sul luogo della tragedia sono stati chiamati anche i Carabinieri e il personale di Ats Valpadana, che avranno il compito di accertare quanto accaduto nei minimi dettagli.

Una lunga scia di croci

Proprio pochi giorni fa, il 9 ottobre, si è "celebrata" la Giornata nazionale dedicata alle vittime di incidenti sul lavoro. In quell'occasione sono stati diffusi i dati Anmil (Associazione nazionale dei mutilati ed invalidi del lavoro) su elaborazione Istat: sono 677 gli incidenti mortali sul lavoro denunciati in Italia nei primi 8 mesi dell'anno con una media di quasi tre vittime al giorno. Un numero altissimo, ma comunque in calo significativo (12,3%) rispetto allo stesso periodo  del 2021, quando le vittime furono 772.

Della questione ha parlato anche il presidente della Repubblica Serio Mattarella, in una lettera inviata alle rappresentanze Anmil:

"I numeri delle vittime degli incidenti sul lavoro, nonostante i numerosi provvedimenti normativi con i quali si è cercato, nel tempo, di prevenirli, sono allarmanti, drammatici".

Incidenti che  raccontano storie di vite spezzate, di famiglie distrutte, di persone gravemente ferite, di uomini e donne che invocano giustizia. Persone che si appellano alle istituzioni, ai datori di lavoro, alla coscienza di chiunque sia nelle condizioni di rendere i luoghi di lavoro posti sicuri, in cui sia rispettata la dignità della persona. Lo sviluppo di nuove tecnologie ha mutato radicalmente la natura e la stessa dimensione spazio-temporale dei luoghi di lavoro. Purtroppo questa fase non è stata accompagnata da una crescita proporzionata delle iniziative verso la prevenzione. Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita".

Seguici sui nostri canali