Pordenone

Ancora un incidente con un'ambulanza: tre morti nello schianto con un Tir, l'autista era al primo giorno di lavoro

A perdere la vita la paziente trasportata e la volontaria alla guida del mezzo di soccorso. Morto anche il camionista

Ancora un incidente con un'ambulanza: tre morti nello schianto con un Tir, l'autista era al primo giorno di lavoro
Pubblicato:
Aggiornato:

Una tragedia fotocopia a quella accaduta il 27 dicembre 2023 a Urbino. Nella giornata del 2 gennaio 2024, in provincia di Pordenone, un gravissimo schianto – che ha coinvolto un’ambulanza – ha causato la morte di tre persone.

Schianto a Pordenone, coinvolta un'ambulanza: 3 morti

Drammatico incidente stradale sulla Cimpello Sequals, nel territorio comunale di Zoppola. A scontrarsi sono stati tre veicoli: un Suv Bmw X5, un'ambulanza e un tir. Drammatico il bilancio: cinque persone coinvolte, tre delle quali morte. Due i feriti. Secondo una ricostruzione alla base dello schianto potrebbe esserci un sorpasso azzardato in un tratto di carreggiata contrassegnato dalla linea continua.

 Le vittime

Le vittime sono la paziente dializzata che si trovava a bordo dell'ambulanza per essere trasferita, una volontaria della Croce Rossa che era alla guida, e infine il conducente del camion della Trans Ghiaia Pierantonio Petrocca.

Pierantonio Petrocca

Quest’ultimo, 52enne originario della Calabria e residente in Friuli, era al suo primo giorno di lavoro: al momento dell'impatto il mezzo era carico di ghiaia.

Piangono in molti la volontaria Graziella Mander, 60 anni, alla guida dell’ambulanza.

Graziella Mander

Il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro commenta:

“Siamo sconvolti. Purtroppo la collega volontaria che la conduceva non ce l'ha fatta, come anche la paziente. Siamo tutti vicini al Comitato CRI di Maniago e a tutti i Volontari friulani. Siamo in contatto con la Presidente della CRI Friuli Venezia Giulia, Milena Cisilino, anch'ella sconvolta dalle prime notizie. Ci stringiamo ai familiari e ai colleghi di tutte le vittime”.

La paziente all'interno dell'ambulanza, che ha perso la vita nello schianto, si chiamava Claudia Clement e aveva 80 anni. Era originaria della Svizzera: era stata trasportata per una visita al policlinico universitario di Padova e la stavano riportando a casa.

 Feriti invece un operatore della Croce Rossa, trasportato in elisoccorso all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dove è ricoverato in gravi condizioni in terapia intensiva. Il conducente del Suv è stato trasportato in ambulanza all'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone e non risulta in pericolo di vita.

Sulla dinamica stanno indagando i carabinieri del comando provinciale di Pordenone, coordinati dalla locale Procura della Repubblica.

Anche il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha espresso il proprio cordoglio:

“Il mio cordoglio va alle famiglie colpite, allo stesso tempo rivolgo un pensiero speciale, in questo inizio d'anno, a tutti coloro che in vari ruoli servono ogni giorno la comunità regionale assumendosi gravi rischi, talora mettendo a repentaglio la loro stessa vita, e alla Croce Rossa, sempre in prima linea con un impegno all'insegna della generosità”.

Fedriga

Il dramma fotocopia a Urbino

Il dramma stradale si è consumato ad una settimana esatta da un altro incidente che ha visto coinvolta un’ambulanza, con un altrettanto bilancio tragico. Uno scontro nella galleria Ca' Gulino, della superstrada 73 a Urbino, ha causata la morte delle quattro persone che si trovavano a bordo del mezzo del 118 di Fossombrone, andato a fuoco a seguito dello scontro con un autobus pieno di ragazzini in gita.

Incidente Urbino

A perdere la vita sono stati Alberto Serfilippi, il paziente 85enne trasportato dai sanitari, l’infermiera Cinzia Mariotti, l’autista soccorritore Stefano Sabbatini ed il medico 39enne Sokol Hoxha, la cui salma è stata rimpatriata in Albania, dove vive la famiglia.

Solo lievi le ferite per un paio di giovani a bordo del pullman, e per l’autista che ha avuto la prontezza di farli uscire dal mezzo prima che iniziasse a divampare l’incendio.

Proseguono intanto le indagini della Procura di Urbino per capire le cause dell'indicente. Dai primi risultati delle autopsie eseguite a Fano è emerso che le quattro persone sarebbero morte subito dopo l'impatto, prima che si sviluppasse il violento incendio che li ha carbonizzati.

Seguici sui nostri canali