Ancora monossido di carbonio killer: quarto caso in soli dieci giorni
Famiglia toscana intossicata dal monossido in Friuli tra Natale e Santo Stefano, la Vigilia due episodi a Prato e Livorno, cinque giorni prima tragedia alle porte di Firenze
Il monossido di carbonio ha mietuto una nuova vittima in queste feste natalizie. È accaduto a Forni di Sopra, comune in provincia di Udine, Friuli Venezia Giulia, tra i principali poli turistici delle Dolomiti Friulane. A perdere la vita è Patrizia Pontani, 66 anni, madre della famiglia di origine toscana che nella notte tra il 25 e il 26 dicembre ha vissuto un Natale da incubo.
Versa in condizioni critiche Maurizio Chisciotti, 73 anni, marito di Patrizia, in condizioni gravissime anche la figlia 28enne Laura Chisciotti, residente a Montemurlo, in Toscana. Proprio dalla provincia di Prato è scattato l'allarme lanciato dal fidanzato di Laura, preoccupato dai sintomi accusati dalla giovane nella notte.
L'allarme dalla Toscana
Dalla Toscana a Pordenone, la coppia da anni si era trapiantata in Friuli-Venezia Giulia ed era in vacanza a Forni di Sopra, nella splendida cornice delle Dolomiti. Una vacanza di Natale che di lì a poco si sarebbe trasformata in tragedia. Era il cuore della notte di Santo Stefano quando Laura decide di chiamare il proprio ragazzo, residente a Prato, lamentando una forte nausea e la difficoltà persino nel camminare.
Intuito che stava accadendo qualcosa di particolarmente grave, il giovane ha immediatamente contattato il 112, con i soccorritori toscani a loro volta ad allertare la centrale operativa emergenza sanitaria friulana. In pochi minuti i soccorritori raggiungono la casetta in montagna di Forni di Sopra. La scena a cui i soccorritori assistono è terribile. Patrizia Pontani è già priva di vita, deceduta a causa delle esalazioni di monossido così come i due cani della coppia. Gravissimi gli altri due componenti della famiglia.
Maurizio lotta tra la vita e la morte all'ospedale Cattinara di Trieste, dov'è stato sottoposto a ossigenoterapia in camera iperbarica; Laura è stata ricoverata in codice rosso prima a Tolmezzo e di lì trasferita poi a Cattinara per una terapia iperbarica. Le sue condizioni sono fortunatamente in progressivo miglioramento.
Inchiesta per omicidio colposo
La Procura della Repubblica di Udine ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, per il momento contro ignoti. La fonte della fuga di monossido risiederebbe nella caldaia dell'abitazione. Uno stabile peraltro interamente rinnovato pochi anni prima. Dopo averla comprata all'asta, la famiglia Chisciotti aveva speso molti soldi ed energie per rimetterla a nuovo.
Quello del 2024 era il primo Natale nella nuova casetta di montagna, finalmente terminata e completata. Un momento di festa in diventato in poche ore un incubo, con una persona morta e due in gravi condizioni a causa del monossido, il killer delle feste natalizie. È già il quarto caso che coinvolge la Toscana e i suoi abitanti.
I tre casi recenti in Toscana
Soltanto un giorno prima, nella tarda serata della Vigilia di Natale, a Capannori una donna è stata soccorsa per una fuga di gas proveniente da una stufa alimentata da una bombola. La donna avrebbe respirato le esalazioni del monossido, accusando un malore per il quale è stato necessario l'intervento del personale sanitario del 118. La donna, in gravi condizioni per una crisi respiratoria, è stata portata in codicerosso all'ospedale San Luca di Lucca. Anche altre 14 persone con lievi sintomi sono andate volontariamente in ospedale per accertamenti e ora sono state dimesse.
Nella giornata di martedì 24 dicembre 2024 a Piombino, provincia di Livorno, marito e moglie, rispettivamente di 79 anni e 77 anni, sono stati ricoverati presso l'ospedale di Grosseto dove sono stati sottoposti alla camera iperbarica. Anche in questo caso una fuga di gas avrebbe causato l'intossicazione da monossido di carbonio, per quattro persone, le altre due sono asintomatiche.
Solo 5 giorni prima, nel pomeriggio di giovedì 19 dicembre, quasi un'intera famiglia ha perso la vita a causa delle esalazioni di monossido di carbonio. E' successo a San Felice a Ema, provincia di Firenze. Una fuga di gas probabilmente proveniente da una caldaia malfunzionante che ha causato la morte di padre, madre e figlio, mentre la piccola sopravvissuta di 6 anni lotta per la vita al Meyer.