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Ancora aggressioni sui mezzi pubblici: capotreno preso a pugni. Ipotesi pulsante antiaggressione?

Sarebbero stati alcuni colleghi del ferroviere a chiamare i soccorsi, portando in salvo il ferito

Ancora aggressioni sui mezzi pubblici: capotreno preso a pugni. Ipotesi pulsante antiaggressione?
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Sta diventando una conta quasi quotidiana quella che concerne le aggressioni sui trasporti pubblici. Nelle scorse ore aveva suscitato indignazione la notizia di una coppia costituita da madre e figlia che in Liguria, sull'Intercity 633 Milano-Ventimiglia, hanno ben pensato di aggredire un capotreno che le aveva pizzicate senza biglietto.

Nemmeno 24 ore dopo questo episodio, a Fidenza, provincia di Parma, su un regionale Milano-Bologna, un altro capotreno è stato preso a pugni, da un passeggero.

Capotreno preso a pugni da un passeggero

Un capotreno è stato aggredito da un passeggero a bordo di un treno regionale Milano-Bologna alla stazione di Fidenza, nel Parmense. Il pubblico ufficiale gli ha chiesto di esibire il biglietto e l'uomo ha reagito colpendolo con un pugno.

L'aggressione è avvenuta giovedì 5 dicembre 2024, intorno alle 11. Sarebbero stati alcuni colleghi del ferroviere a chiamare i soccorsi, portando in salvo il ferito. Secondo il racconto di alcuni testimoni, l'aggressore - apparentemente in stato di alterazione - avrebbe colto di sorpresa il capotreno alle spalle mentre quest'ultimo stava scendendo dal convoglio per una sosta. Gli agenti della Polizia ferroviaria hanno quindi identificato e fotosegnalato, mentre il capotreno è stato soccorso e trasferito al Pronto soccorso dell'ospedale di Vaio, dove è stato sottoposto ad accertamenti.

"Episodi intollerabili"

"La Fit-Cisl è vicina ed esprime solidarietà alla capotreno aggredita ieri da due passeggere, madre e figlia, senza biglietto, e al capotreno colpito da un uomo questa mattina. Ennesimi episodi intollerabili di un crescente fenomeno che condanniamo fermamente e che va fermato", ha dichiarato in una nota la Fit-Cisl.

E ancora:

"I treni devono essere un mezzo sicuro di trasporto per lavoratori e passeggeri – sottolinea ancora la nota – pertanto non si può continuare a rinviare questo tema, deve essere una priorità. La chiave di volta è definire risposte efficaci e mettere in campo azioni concrete per preservare l'incolumità di chi lavora. Proprio su questo punto, il nostro impegno, congiuntamente alle altre organizzazioni sindacali di settore, non si fermerà ma, al contrario, si intensificherà per sollecitare l'attivazione del Protocollo anti-aggressioni definito da oltre due anni con i livelli istituzionali competenti e le associazioni datoriali del mondo ferroviario e del trasporto pubblico locale".

I casi recenti

Come sottolineato, i casi analoghi e recenti sono ormai quasi all'ordine del giorno.

Un 18enne residente in provincia di Lodi, a causa di atteggiamenti minacciosi e violenti contro dei conducenti di autobus, ha ricevuto una prima misura di prevenzione, emessa dal Questore di Lodi Pio Russo, per i suoi comportamenti.

L'ultima, brutale, aggressione sui trasporti pubblici, a una giovane capotreno, si era consumata a Nettuno, provincia di Roma, nel LazioLa lavoratrice è stata colpita con una bottiglia di vetro in pieno volto da un passeggero che si rifiutava di scendere, giunto al capolinea. E' successo la sera del 21 novembre 2024, su un treno regionale alla stazione della città del litorale laziale.

Aggressioni sui treni

A Subbiano in provincia di Arezzo, a bordo di un convoglio, sabato 9 novembre 2024, un ferroviere stava controllando un passeggero privo di biglietto: è stato prima colpito con un pugno al volto e poi gli è stato spruzzato contro uno spray al peperoncinoUn macchinista, che nel frattempo si era avvicinato, è stato a sua volta aggredito.

Nella tarda serata venerdì 8 novembre 2024, sul Milano Porta Genova - Mortara, uno dei passeggeri, un cittadino straniero, ha deciso di accendersi una sigaretta, in barba a ogni divieto. In quel momento è arrivata la capotreno, una donna di 48 anni, che gli ha chiesto ovviamente di spegnerla.

Il passeggero, però, si è subito alterato:

"Io faccio quello che voglio", è stata secondo le ricostruzioni la sua risposta.

Dopodiché, non pago, ha preso a schiaffi la capotreno e l'ha spintonata.

Ancora più grave quanto accaduto lunedì 4 novembre 2024 sul regionale Genova-Busalla, all'altezza della stazione di Rivarolo, in provincia di GenovaProtagonisti in questo caso un 21enne e una 16enne di origine nordafricana. La sedicenne avrebbe aggredito il capotreno verbalmente e poi con sputi, schiaffi e calci mentre il 21enne poco dopo avrebbe estratto un coltello colpendo l’incaricato di pubblico servizio. Il 21enne è stato arrestato per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale incaricato di pubblico servizio.

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