Amputata la gamba azzannata da uno squalo, ma l'amico è riuscito a salvargli la vita
L'infermiere mantovano: "Così l'ho salvato"
La storia di Matteo Mariotti, 20enne originario di Parma, ha fatto rapidamente il giro di tutta la Penisola. Lo scorso 8 dicembre 2023, mentre si trovava in Australia, è stato improvvisamente azzannato a una gamba da uno squalo. In quegli attimi drammatici, se non fosse stato per l'intervento tempestivo dell'amico Tommaso Agosti, infermiere e istruttore di sub 27enne, originario di Medole, in provincia di Mantova, il giovane avrebbe potuto perdere la vita.
"Nonostante il panico e la paura di quel momento - ci ha raccontato il 27enne mantovano - appena ho avuto la possibilità sono corso in acqua e l'ho portato sulla riva. Avevo ben chiaro cosa dovessi fare e l'ho fatto: gli ho stretto le ferite alla gamba con una bandana e poi l'ho preso in braccio per portarlo alla fine di una salita dove si trovava un'ambulanza".
(In copertina Tommaso Agosti in primo piano e Matteo Mariotti sullo sfondo - immagine inviataci da Tommaso Agosti)
27enne mantovano salva la vita di un amico azzannato da uno squalo
La drammatica vicenda accaduto al 20enne Matteo Mariotti si è verificata lo scorso 8 dicembre 2023 presso la celebre 1770 Beach, in Queensland, tra Bundaberg e Gladstone (Australia).
Matteo, residente a Parma, ma da un anno in Australia per studiare e lavorare, da qualche settimana si trovava in viaggio con il suo amico Tommaso Agosti lungo costa Nord-Est del Queensland. Quel giorno Matteo ha voluto approfittare del bel tempo per entrare in acqua a pescare. Sfortunatamente per lui, tuttavia, all'improvviso è stato attaccato per tre volte da uno squalo. Nel panico più totale, ha provato a raggiungere la riva con tutte le sue forze e una volta arrivato in una zona sicura è stato soccorso immediatamente dal suo amico Tommaso.
Qui di seguito trovate un filmato, ripreso con una GoPro da Matteo e poi pubblicato da lui stesso su Instagram, con alcuni frame di quei momenti e del soccorso di Tommaso. La voce che sentite è proprio quella del 27enne mantovano: il nostro portale locale Prima Mantova lo ha intervistato per farsi raccontare che cosa sia successo durante quella drammatica situazione e che cosa abbia fatto per salvare la vita del suo amico.
"Matteo lo conosco da due mesi - ci ha raccontato Tommaso Agosti - Ci siamo conosciuti in un ostello nel Nord dell'Australia. Qualche settimana fa mi ha proposto di fare questo viaggio assieme per fare tutta la costa del Nord-Est del Queensland e arrivare fino a un'altra città.
Il giorno dell'incidente eravamo in una spiaggia - ha proseguito nella spiegazione - Lui mi ha chiesto di entrare in acqua perché era bassa e voleva semplicemente pescare. Io gli ho risposto che essendo in Australia non fosse quello il posto migliore al mondo per farsi un bagno. Per questo motivo sono rimasto fuori e ho visto tutto da fuori. Ho visto lui rientrare velocemente verso riva.
Ho capito subito tutto perché sono un appassionato di squali da tanto tempo e riconosco infatti cosa bisogna e non bisogna fare in questi casi. Nel momento in cui si è avvicinato a riva continuava a chiedermi aiuto dicendomi di entrare in acqua per aiutarlo, ma non ho potuto farlo. Da poco sono diventato istruttore di sub e come mi ha sempre detto il mio maestro della scuola ClanDestino Sub di Mantova 'una vittima è sempre meglio che due'. In quell'istante ho ragionato un attimo anche egoisticamente su me stesso.
C'è però un video che riprende la scena - ha aggiunto - quelli sono stati i momenti di panico in cui ti accorgi realmente di cosa sta succedendo. Sei comunque scioccato, non ragioni lucidamente e non sai bene cosa fare".
Come affermato in precedenza, Matteo Mariotti, sul suo profilo Instagram, ha postato il video girato con la GoPro nel quale viene mostrato il suo disperato rientro a riva dopo l'attacco dello squalo, la sua richiesta di aiuto e l'intervento tempestivo dell'amico Tommaso. Vi proponiamo il contenuto qui di seguito, suggerendovi cautela nella visione perché le immagini sono forti e potrebbero urtare la vostra sensibilità.
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"Non appena il video si interrompe ho capito veramente cosa dovessi fare: ho portato Matteo prima fuori dall'acqua e l'ho messo sulla spiaggia. Ha perso tanto sangue e quindi ci sarebbe potuto essere un possibile shock emorragico e anche un arresto cardiaco. Avevo bisogno di un piano orizzontale nel caso ci fosse stato bisogno di un massaggio cardiaco.
Poi gli ho stretto una bandana sulla gamba: era l'unica cosa che avevo e a cui ho pensato in quel momento per cercare di fermare l'emorragia - ha concluso - Come ultima cosa l'ho portato in braccio su una salita: ero completamente stremato, lui mi diceva di fermarmi perché mi vedeva che non ce la facevo più. Ma lui era appena scampato a uno squalo e quindi mi sono dato da fare per arrivare alla fine della salita. Lì si trovava un'ambulanza che era stata chiamata precedentemente. Poi è stato portato in ospedale a Brisbane".
Matteo è vivo, ma gli è stata amputata la gamba
Dopo aver raggiunto il presidio ospedaliero di Brisbane, Matteo Mariotti è finiti immediatamente sotto i ferri. Il 20enne per fortuna non è in pericolo di vita, ma purtroppo, a causa delle ferite rimediate dopo l'attacco dello squalo, la sua gamba sinistra è stata amputata sotto il ginocchio. Nei prossimi giorni subirà altri due interventi, poi dovrà affrontare il percorso di riabilitazione.
"Questo video l’ho fatto partire pochi istanti dopo l’ultimo morso - ha scritto Matteo Mariotti su Instagram - volevo dirvi addio, non avrei mai pensato di sopravvivere a quel mostro.
Voi siete i miei eroi, mi state dando la forza di andare avanti con i vostri messaggi e le vostre chiamate, il mio unico sogno è quello di rivedervi. Scusatemi se non riesco a rispondevi ma sono molto stanco e mi fa male la testa. Tommaso ti devo la vita. Tornerò a casa, vi amo. (Tommaso mi dava dell’idiota perché non avevo la medicare che sarebbe un’assicurazione australiana, fortunatamente ne avevo un’altra fatta in Italia prima di partire)".
Dal momento che Matteo Mariotti non ha l'assicurazione sanitaria, anche l’assistenza medica è molto costosa: i suoi amici hanno aperto una raccolta fondi che ha già totalizzato oltre 57mila euro.
Chi è l'infermiere mantovano Tommaso Agosti
Nel corso dell'intervista a Tommaso Agosti ci siamo fatti raccontare qualcosa di più di lui, della sua vita, del passato che lo lega alla provincia di Mantova e delle ragioni per le quali ora si trova in Australia.
"Sono un ragazzo di 27 anni, faccio subacquea da quando ne ho 10 grazie a mio papà - ci ha spiegato - Ho studiato infermieristica all'Università di Mantova e ho lavorato per quattro anni come infermiere all'ospedale San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere nel reparto di ortopedia.
Lì mi ero trasferito lo scorso anno, prima abitavo a Volta Mantovana e prima ancora a Medole dove sono nato. Mi trovo in Australia perché in Italia il lavoro di infermiere non è riconosciuto come dovrebbe e quindi sono voluto venire qui a fare questa esperienza e vedere se qui il futuro poteva essere ipoteticamente migliore".
Qui di seguito ecco una fotogallery con alcune immagini pubblicate da Tommaso Agosti sul suo profilo Instagram.