Incidente fatale

Altro morto sul lavoro: incastrato in un nastro trasportatore e sepolto sotto la ghiaia

Nella giornata di ieri, lunedì 16 gennaio, hanno perso la vita anche un agricoltore 68enne nel Bresciano e un 57enne in provincia di Perugia

Altro morto sul lavoro: incastrato in un nastro trasportatore e sepolto sotto la ghiaia
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Un Tavolo sulla sicurezza sul lavoro è stato aperto giovedì 12 gennaio 2023 tra Governo e parti sociali e le discussioni sono in atto al fine di trovare una strategia trasversale che possa limitare il più possibile incidenti e infortuni. Provvedimenti che richiedono estrema celerità poiché, purtroppo, gravi imprevisti continuano a verificarsi in aziende, ditte e cantieri, con i lavoratori che pagano lo scotto più grande.

Se la scorsa settimana vi avevamo raccontato di un operaio schiacciato da un bancale a Napoli e di una mattinata ferale in Emilia, Piemonte e Liguria, nella giornata di ieri, lunedì 16 gennaio 2023 (nel giorno, tra l'altro, del Blue Monday ossia, secondo il senso comune, il più deprimente dell'anno), altre tre vittime sono state segnalate su luoghi di lavoro a Treviso, Brescia e Perugia.

Incastrato nel nastro trasportatore, muore sepolto sotto la ghiaia

Il dramma più grave giunge dalla provincia di Treviso dove nelle scorse ore ha perso la vita Andrei Perepujnii, giovane operaio 31enne di origini moldave e residente a Susegana.

Andrei Perepujnii, 31 anni

Come raccontato da Prima Treviso, la tragedia sul lavoro si è consumata nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 16 gennaio, verso le 18, presso la cava della ditta Mosole, in via Maserada a Villorba.

Stando alla prima ricostruzione dei Carabinieri e dei tecnici Spisal, pare che la dinamica dei fatti sia stata particolarmente straziante: Andrei, infatti, sarebbe rimasto incastrato in un nastro trasportatore e quindi finito sotto un cumulo di ghiaia. Immediatamente la ditta per cui lavora ha lanciato l'allarme, ma purtroppo quando sono arrivati i soccorsi non c'era più nulla da fare.

Un dramma che, per il modo in cui si è verificato, ricorda da vicino quello dello scorso 9 dicembre 2022 quando, in una cava del Bresciano, Maurizio Rocchi, operaio 62enne, è morto sepolto vivo involontariamente da un collega sotto quintali di ghiaia. La vittima si trovava all'interno del rimorchio cassonato di un camion, ma il titolare della ditta che gestisce l’impianto non si è accorto della sua presenza: era alla guida di un escavatore carico di ghiaia appena estratta e l’ha rovesciata nel cassone travolgendo e uccidendo sul colpo il collega senza nemmeno rendersene conto.

Maurizio Rocchi, 62 anni

Tornando però sulla vicenda di Villorba, la Procura di Treviso aprirà un'inchiesta per stabilire se la morte di Andrei sia stata un tragico incidente, un errore umano o un guasto al nastro trasportatore. Andrei Perepujnii, 31 anni, lascia la compagna e una figlia di quattro anni.

Agricoltore cade dal tetto di un'azienda agricola

Sempre ieri, nel primo pomeriggio, poco prima delle 14,30, un'altra vicenda tragica è avvenuta a Seniga, in provincia di Brescia, dove Mario Vergine, agricoltore di 68 anni, è deceduto dopo essere caduto dal tetto della sua azienda agricola "La Vergine", situata in via Valsorda.

Il titolare 68enne si trovava in cima ad uno dei suoi caseggiati per effettuare dei lavori quando si è verificato il dramma. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della Compagnia di Verolanuova e il personale di medicina del lavoro dell’Ats del Garda per tentare un salvataggio in extremis, ma purtroppo Mario è morto sul colpo. Precipitato per diversi metri, ha battuto la testa, provocandosi diverse lesioni su tutto il corpo.

Le forze dell'Ordine sono al lavoro per accertare le cause della caduta, ancora poco chiare.

Precipita a terra mentre stava pulendo le vetrate di un condominio

Nel giorno del Blue Monday, purtroppo, oltre ad Andrei e Mario, si è aggiunta una terza vittima sui luoghi di lavoro. Stiamo parlando di Roberto Raspati, 57enne di Monte del Lago (Umbria), che ha perso la vita mentre stava pulendo le vetrate di un condominio a San Mariano di Corciano, in provincia di Perugia, in zona Girasole.

L'incidente è accaduto nella tarda mattinata e, stando alla ricostruzione dei fatti, Roberto sarebbe precipitato in un pozzo luce, mentre stava lavorando in piedi su una scala. Sull’esatta dinamica, tuttavia, sono in corso accertamenti. Su Facebook il sindaco di Magione, Giacomo Chiodini ha voluto lasciare un ricordo del 57enne morto sul lavoro:

"Un incidente mortale sul lavoro scuote la nostra comunità e in particolare il piccolo borgo di Monte del Lago. Qui infatti viveva, sempre gentile e disponibile verso gli altri, Roberto Raspati. Aveva 57 anni e era innamorato del posto in cui viveva. È venuto a mancare per una caduta dall’alto avvenuta mentre lavorava in un condominio a Corciano. Le dinamiche dell'incidente sono ancora da chiarire. Le Amministrazioni di Magione e Corciano esprimono le più sentite condoglianze. Siamo vicini ai suoi cari in questo momento di profondo dolore".

Il Tavolo sulla sicurezza sul lavoro

Come affermato in apertura, sul tema della sicurezza sul lavoro giovedì scorso, 12 gennaio 2023, è stato aperto una Tavolo tra Governo e parti sociali. Presenti all'incontro il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone insieme ai colleghi Giuseppe Valditara (Istruzione e Merito), Paolo Zangrillo (Pubblica Amministrazione) e Orazio Schillaci (Salute) che hanno interloquito con i rappresentanti di Inail, Ispettorato Nazionale del Lavoro, Associazioni datoriali e sindacali al fine di condividere una strategia trasversale in materia di sicurezza e salute sul lavoro.

"Non è accettabile che anche un solo lavoratore perda la vita lavorando - ha affermato il Ministro Marina Calderone - Su temi come questo dobbiamo agire subito con una progettualità comune, riflettendo sui rischi specifici per settore, implementando la strategia nazionale di prevenzione e protezione".

La task force governativa, per specifiche competenze, lavorerà a un patto sociale sulla sicurezza sul lavoro, da raggiungere facendo tesoro delle buone prassi già sperimentate durante il periodo pandemico. Tante le tematiche affrontate, a cominciare dalla necessità di intervenire su una maggiore diffusione della cultura della sicurezza già a partire dall'istruzione scolastica per preparare i futuri lavoratori.

I lavori procederanno con cadenza quindicinale. Il prossimo incontro, previsto per giovedì 26 gennaio, sarà dedicato all'approfondimento delle tematiche connesse all'alternanza scuola lavoro.

"Come Cisl - ha dichiarato in una nota il segretario confederale Giorgio Graziani - abbiamo giudicato positivamente la calendarizzazione di una serie di incontri tematici e settoriali, a partire dal prossimo 26 gennaio, sui temi dell’alternanza scuola/lavoro, dei tirocini e stage, su cui il ministro ha confermato la volontà di aggiornare la normativa vigente attraverso un decreto che corregga le misure previste in termini di protezione dei ragazzi e delle famiglie, anche con un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze sindacali.

Abbiamo ribadito - ha sottolineato Graziani - la necessità di attivarsi speditamente su tre filoni in particolare: un sistema sanzionatorio e di vigilanza più incisivo anche attraverso un maggior coordinamento ed il potenziamento degli organici degli enti preposti, affiancato ad un modello di qualificazione delle imprese che premi i comportamenti virtuosi a partire dalla corretta applicazione dei contratti e delle norme vigenti; la prevenzione come strategia centrale per la riduzione di infortuni e malattie professionali basata su una diffusione specifica e mirata della formazione e sul coinvolgimento partecipato di chi rappresenta il lavoro a tutti i livelli; il reinvestimento in programmi di formazione e prevenzione delle risorse disponibili dell’Inail; l’allargamento della platea degli assistiti e l’innalzamento delle rendite da infortuni e malattie professionali".

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