Altri quattro ragazzi in calzoncini hanno rischiato la vita in montagna
Da Asti erano partiti per la Valle d'Aosta, ma sono rimasti bloccati a 2.900 metri di altitudine.
E' successo di nuovo. Quattro giovani escursionisti sono rimasti bloccati in montagna a quota 2.900 metri, rischiando veramente grosso. E' accaduto giovedì 28 aprile 2022 nella zona del Col Carrel, in Valle d'Aosta.
Altri quattro ragazzi in calzoncini hanno rischiato la vita in montagna
Come racconta Prima Alessandria, quattro ragazzi di Asti sono rimasti bloccati sul Col Carrel, a 2.900 metri di altitudine. Stanchi e affaticati erano partiti dal comprensorio di Pila (Gressan) e avevano intenzione di pernottare nel bivacco Federigo, che si trova nella zona tra la Becca di Nona e il Monte Emilius.
Peccato che i loro vestiti ed equipaggiamento erano del tutto inadeguati al luogo in cui si trovano e sicuramente avevano sottovalutato le condizioni meteorologiche che spesso si verificano ad alta quota. Gli escursionisti (tutti in buone condizioni di salute) sono stati, dopo la segnalazioni degli stessi, recuperati al limite delle effemeridi.
"Le condizioni meteo in questo periodo non sono ancora quelle estive – spiega il direttore del Soccorso Alpino Valdostano Paolo Comune – e oltre alle temperature che possono essere rigide, soprattutto in serata e di notte, c’è ancora neve in quota e anche zone ghiacciate che possono presentare pericoli da non sottostimare. Inoltre, è bene ricordare che l’equipaggiamento deve essere sempre adeguato alla situazione. L’intervento è andato a buon fine grazie alla tempestività con cui i ragazzi hanno deciso di chiedere aiuto. Hanno fatto bene a non aspettare, consentendo così soccorritori di raggiungerli in tempo utile. La notte sarebbe stata complicata, in quella zona e in quelle condizioni".
Gli scout recuperati sull'Appennino
Quanto accaduto ai quattro piemontesi riporta subito alla memoria il caso di qualche giorno fa, tra il 25 e 26 aprile, quando un gruppo di 15 scout sorpreso da una bufera di neve vicino al Corno alle Scale tra la Toscana e l'Emilia Romagna.
La comitiva, composta da 14 ragazzi scout e un'accompagnatrice residenti nella provincia di Firenze, era partita dal Rifugio Montanaro di San Marcello Pistoiese diretta verso il Rifugio Duca degli Abruzzi (quel giorno chiuso proprio a causa della bufera): nonostante il meteo fosse in peggioramento sull'Appennino i giovani avevano comunque deciso di avventurarsi sul sentiero.
Quando però il tempo è peggiorato e non sono più riusciti a vedere e seguire il sentiero vicino al Corno alle Scale la capa scout ha deciso di chiamare i soccorsi, già in precedenza preallertati da chi li aveva visti partire (nonostante i suggerimenti per non farlo) non vedendoli più tornare. Sembra che dal rifugio avessero mandato loro un messaggio con l’allerta meteo, ma non essendoci segnale il messaggio è arrivato quando ormai erano in mezzo alla bufera.
Una volta tratti in salvo, tre di loro (due di 18 anni e una di 17) sono stati portati all’ospedale di Porretta con un principio di ipotermia.
I milanesi in montagna con... Google maps
In tema di escursionisti improvvisati, come non ricordare poi la comitiva di cinque milanesi partita con scarpe da tennis e griglia per una gita in montagna seguendo... Google maps.
Era lunedì 4 aprile e gli amici erano partiti per fare una camminata notturna sul Monte Due Mani, grigliare una volta giunti al Bivacco Locatelli e dormirci dentro. Si sono incamminati con le scarpe da tennis ai piedi e in spalla un pesante zaino zeppo di birre, salamelle e persino la griglia, coperti solo da una giacca a vento, senza neppure un paio di guanti. In mano non una cartina (o una delle applicazioni create apposta per chi fa trekking) ma appunto Google Maps. Il tutto con il monte in buona parte ghiacciato e innevato, in aggiunta al buio della notte e alle avverse condizioni meteo della settimana precedente.
Rimasti bloccati a 150 metri dalla vetta, avevano chiesto aiuto al Soccorso Alpino... con cui poi si erano scusati per la loro imprudenza.
Sei consigli per camminare in sicurezza in montagna
Andare a camminare in montagna è bello, ma può essere pericoloso (pure per chi è esperto, figurarsi per un "novellino"). E allora vediamo insieme sei consigli da tenere ben a mente per le proprie escursioni forniti dal Cai (e di loro bisogna fidarsi):
- Per le tue escursioni in montagna, scegli itinerari in funzione delle tue capacità fisiche e tecniche, documentandoti sulla zona da visitare e dotandoti di adeguata carta topografica. Se cammini in gruppo prevedi tempi di percorrenza in relazione agli escursionisti più lenti.
- Provvedi ad un abbigliamento ed equipaggiamento consono all’impegno e alla lunghezza dell’escursione e porta nello zaino l’occorrente per eventuali situazioni di emergenza, assieme ad una minima dotazione di pronto soccorso.
- Di preferenza non intraprendere da solo un’escursione in montagna e in ogni caso lascia detto a qualcuno l’itinerario che prevedi di percorrere, riavvisando del tuo ritorno.
- Informati sulle previsioni meteo e osserva costantemente lo sviluppo del tempo.
- Nel dubbio torna indietro. A volte è meglio rinunciare che arrischiare l’insidia del maltempo o voler superare difficoltà di grado superiore alle proprie forze, capacità, attrezzature. Studia preventivamente itinerari alternativi di rientro.
- Riporta a valle i tuoi rifiuti. Rispetta la flora e la fauna. Evita di uscire inutilmente dal sentiero e di fare scorciatoie. Rispetta le culture e le tradizioni locali ricordandoti che sei ospite delle genti di montagna.