Dolore composto di migliaia di persone

Alla fiaccolata per Giulia Cecchettin c'erano anche i genitori di Filippo Turetta

Il papà Gino e la sorella Elena si commuovono quando risuona la canzone preferita della 22enne uccisa

Alla fiaccolata per Giulia Cecchettin c'erano anche i genitori di Filippo Turetta
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Un momento composto di dolore e di vicinanza alla famiglia Cecchettin, così alla fiaccolata organizzata in memoria di Giulia, nella serata del 19 novembre 2023, è regnato il silenzio nella piazza di Vigonovo (Venezia) dove la ragazza viveva con la famiglia.

Fiaccolata per Giulia

Migliaia di persone sono accorse per manifestare la propria vicinanza a questa famiglia travolta da un dramma difficile da sostenere. In prima fila il papà di Giulia, Gino, sostenuto dalla figlia maggiore Elena e dal fratellino, il piccolo di casa. Presenti anche una trentina di sindaci dei paesi vicini, tra le province di Venezia e Padova.

Nelle ultime file, in chiusura del corteo, anche la famiglia di Filippo Turetta, l'ex fidanzato della 22enne, accusato di averla uccisa e arrestato nelle scorse ore in Germania.

Nicola Turetta, padre di Filippo

La fiaccolata per Giulia Cecchettin

Papà Gino e la figlia maggiore Elena si sono abbracciati in lacrime mentre in piazza risuonavano le note della musica preferita della studentessa 22enne. Il Comune aveva fatto preparare 2000 candele da distribuire, ma sono andate esaurite in brevissimo tempo, e molte altre persone si sono aggiunte comunque al corteo.

Elena Cecchettin, sorella di Giulia, poche ore prima a Dritto e Rovescio su Rete 4, ha detto:

“Non fate un minuto di silenzio per Giulia, ma bruciate tutto e dico questo in senso ideale, per far sì che il caso di Giulia sia finalmente l'ultimo, ora serve una sorta di rivoluzione culturale”.

Sulla medesima linea papà Gino:

"Guardatevi bene dalla vostra relazione, qualsiasi cosa accada. Parlate con vostro padre, vostro fratello: denunciate qualsiasi avvisaglia. Solo cosi potrete salvarvi la vita. Da questa vicenda deve nascere qualcosa. Noi come famiglia ci impegneremo attivamente affinché questo non succeda più".

Turetta arrestato in Germania, il padre: "Mio figlio pagherà"

Filippo Turetta sarà condotto in prigione al termine dell'udienza di convalida del fermo dinanzi al giudice di Halle an der Saale in Germania. Il giovane, unico indiziato del delitto di Giulia Cecchettin, è stato identificato dalla polizia tedesca mentre si trovava sulla corsia d'emergenza dell'autostrada A9 nella Sassonia-Anhalt nella serata di sabato 18 novembre 2023.

filippo turetta arrestato

Frastornato il padre del 22enne accusato di aver ucciso Giulia, Nicola Turetta:

"Pensavo fosse morto? Non so se ero contento...mio figlio pagherà, la giustizia farà il suo corso, ma c'è una famiglia, suo fratello...bisogna capire, non è facile affrontare questa cosa. Mio figlio è stato descritto come un mostro, non lo è e non lo è mai stato, non può essere...Siamo ancora sotto shock per quello che è successo, per quello che ha combinato nostro figlio. Non riusciamo a capire come possa aver fatto una cosa così, un ragazzo al quale abbiamo cercato di dare tutto", aggiunge frastornato. "Facciamo tantissime condoglianze alla famiglia di Giulia".

Andrà a trovare la famiglia di Giulia?

"Sì, ma bisogna trovare il coraggio per farlo".

Giulia Cecchettin

L'uomo ammette che sarà difficile abbracciarlo, ma resta a ogni modo suo figlio.

La politica

"Come nella mafia esistono i reati spia, così nei femminicidi ci sono gli atteggiamenti spia: sintomi di un possibile aggravamento di violenza. Prepariamo un opuscolo, con una grafica molto comprensibile, da diffondere in scuole, social, posti di lavoro". Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin.

E ancora:

"Ciò che ieri poteva sembrare galanteria, insistenza, messaggi social può essere invece la spia di una futura violenza. E occorre informare anche i maschietti dei reati prefigurati e dei rischi che si corrono con certi comportamenti perché l'addensamento di questi reati mi fa pensare anche ad una sorta di emulazione".

Carlo Nordio

“Ogni singola donna uccisa perché colpevole di essere libera è una aberrazione che non può essere tollerata e che mi spinge a proseguire nella strada intrapresa per fermare questa barbarie”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni. Che ricorda che “è già stato approvato all'unanimità dalla Camera, e mercoledì sarà in aula al Senato, il nostro disegno di legge per il rafforzamento delle misure di tutela delle donne in pericolo”, sono stati aumentati “considerevolmente i fondi per il piano anti-violenza e per la tutela delle donne in uscita da situazioni di violenza. È già pronta una campagna di sensibilizzazione nelle scuole”.

Lunedì 20 novembre 2023, all'inizio di ogni lezione, i docenti dell'Università di Padova osserveranno un minuto di silenzio per ricordare Giulia Cecchettin. L'ateneo ha concesso la laurea postuma in ingegneria biomedica alla giovane, portata via da Turetta proprio pochi giorni prima di discutere la tesi.

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