la bimba lasciata morire a milano

Alessia Pifferi resta in carcere per omicidio volontario: "La figlia Diana era un ostacolo per la sua vita"

Il giudice ha escluso la premeditazione. Il quadro tracciato dai pm è agghiacciante.

Alessia Pifferi resta in carcere per omicidio volontario: "La figlia Diana era un ostacolo per la sua vita"
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Omicidio volontario, ma senza la premeditazione. Il Gip  di Milano Fabrizio Filice ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere per omicidio volontario  aggravato dai futili motivi per Alessia Pifferi, la 37enne che ha lasciato la figlia Diana di 16 mesi per sei giorni a casa da sola condannandola a una morte atroce in preda agli stenti.  Il giudice ha escluso  l'aggravante della premeditazione contestata dalla Procura.

Alessia Pifferi resta in carcere per omicidio volontario

Durante l'interrogatorio è emerso un quadro terribile. La piccola Diana era considerata dalla madre "un freno" alla sua libertà. Alessia Pifferi, durante il colloquio con il Gip avrebbe spiegato che quei giorni da sola con il compagno avevano l'obiettivo di capire se c'era la possibilità di un futuro insieme. E la presenza della bambina rappresentava un ostacolo.

 "Donna pericolosa"

Il pubblico ministero Francesco De Tommasi aveva in precedenza tracciato un ritratto agghiacciante della donna, descritta come "capace di commettere qualunque atrocità pur di assecondare i propri bisogni personali, legati alla necessità di intrattenere, a qualunque costo, relazione sentimentali e amorose con gli uomini".

E proprio per questo - secondo il pm - Alessia Pifferi raccontava spesso bugie ad amici e conoscenti.

Le bugie e la reazione del compagno

Come quelle raccontate ai vicini ("la bambina è con una babysitter"), alla madre o al compagno, cui aveva detto che la piccola era al mare con la sorella. Quando lui ha saputo dell'accaduto è rimasto sconvolto. "Ero all'oscuro di tutto", ha detto agli investigatori quando è stato sentito.

Mentre la piccola moriva i due erano a Leffe, nella Bergamasca, a una sagra.

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