SENTENZA DEL TRIBUNALE

Violenza su due modelle alle feste: Alberto Genovese condannato

Pena addirittura aumentata rispetto alle richieste del pm per il guru del web. E' arrivata la condanna anche per l'ex fidanzata.

Violenza su due modelle alle feste: Alberto Genovese condannato
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Violenza a due modelle durante feste a base di sesso e droga. L'imprenditore Alberto Genovese è stato condannato a 8 anni e 4 mesi. Così ha deciso il giudice nella sentenza del processo con rito abbreviato nei confronti del guru del web e della finanza creativa.

Feste a base di sesso e droga, Genovese condannato

Il giudice ha addirittura aumentato la pena di 4 mesi rispetto a quella che era stata la richiesta del Pubblico ministero nella sua requisitoria d'accusa a inizio luglio.

Genovese, stando a quanto deciso dal giudice dovrà anche versare una provvisionale di 50mila euro a una delle due ragazze che lo avevano accusato per un episodio di violenza a "Terrazza Sentimento" a Milano.

Una condanna (ma in questo ridotta di 3 mesi) di 2 anni e 6 mesi, è arrivata anche a Sarah Borruso, l'ex fidanzata dell'imprenditore.

Le feste "estreme" a Milano e Ibiza, le tappe della vicenda

E' una vicenda che aveva scosso non poco la "Milano della notte, la Milano da bere" e culminata con l'arresto di Genovese nel novembre 2020 dopo la denuncia appunto di una ragazza 18enne che aveva raccontato come quelle feste a base di alcol, sesso e droga si fossero trasformate in un incubo.

Una denuncia cui ne seguì un'altra, per situazioni analoghe, ma ad Ibiza in Spagna da parte di una 23enne.

I pubblici ministeri hanno sostenuto che Genovese abbia avuto la "piena volontà" di abusare delle sue vittime che attirava nelle sue residenze dove giravano "senza freni" alcol e droga.

E secondo i pm approfittando di quelle situazioni, Genovese le avrebbe poi violentate.

I domiciliari, le cure, la sentenza

L'imprenditore era accusato infatti anche di cessione e somministrazione di stupefacenti.

Una situazione di dipendenza che l'aveva portato dopo l'arresto a chiedere il regime degli arresti domiciliari per potersi sottoporre a una terapia di disintossicazione in una struttura specializzata.

Nel frattempo, a fronte delle richieste dei pm, i suoi difensori, gli avvocati Luigi Isolabella e Luigi Ferrari, avevano chiesto l’assoluzione dall’accusa dello stupro a Villa Lolita di Ibiza e la seminfermità mentale (il minimo della pena), per l'episodio di "Terrazza sentimento".

Su questo episodio però la Procura ha prodotto, oltre a un numero rilevante di testimonianze tutte concordanti, anche una documentazione attraverso le immagini delle telecamere interne che hanno ripreso le violenze.

 

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