Altri due gravi casi

Aggressione omofoba in stazione a Pavia. Papà minaccia il figlio dopo il coming-out a Foggia

Nel pavese una donna trans di 38 anni è stata insultata e colpita da un uomo tra i 45 e i 50 anni. In Puglia, invece, l'aggressività del genitore andava avanti dal novembre del 2022

Aggressione omofoba in stazione a Pavia. Papà minaccia il figlio dopo il coming-out a Foggia
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Due gravi casi di omofobia si sono verificati nella nostra Penisola in questi ultimi giorni: alla stazione di Pavia (Lombardia), non nuova a episodi simili, la scorsa domenica una donna trans è stata aggredita da un uomo tra i 45 e i 50 anni. A Foggia (Puglia), invece, un ragazzo, dopo aver fatto coming-out coi genitori, è stato minacciato dal padre.

Pavia, ennesima aggressione omofoba in stazione

Un'altra grave vicenda omofoba alla stazione di Pavia, dopo il caso avvenuto lo scorso giugno proprio nei giorni del Pride.

Come raccontato da Prima Pavia, Noemi, una donna trans di 38 anni, è stata vittima di un'aggressione da parte di un uomo tra i 45 e i 50 anni.

E' successo la scorsa domenica, 24 settembre 2023, verso le 17,30. Noemi, volontaria dell’associazione Coming-Aut, si è recata alla stazione di Pavia per accompagnare la fidanzata a prendere il treno.

Salutata la fidanzata, Noemi ha ripreso la macchina per tornare una casa. Siccome un’auto, posteggiata in divieto all’ingresso del parcheggio situato a destra del piazzale, le ostruiva il passaggio, Noemi, alla guida, si è avvicinata per suggerire all’autista dell’auto di spostarla. Nell’auto, una BMW, c’era appunto un uomo tra i 45 e i 50 anni, che ha scatenato contro Noemi una brutale aggressione.

"Quando gli ho fatto notare che il suo posteggio ostruiva il passaggio – dichiara Noemi – l’uomo è sceso dalla sua auto e si è scaraventato contro di me, mi ha urlato 'frocio, ti ammazzo, ricchione handicappato, ti ammazzo' e ha aperto la portiera della mia macchina e mi ha tirato dei pugni. Ho reagito cercando di chiudere la portiera, domandandogli il perché di quella aggressione.

A quel punto, l’uomo ha riaperto la portiera con una tale violenza che ha sradicato la maniglia e mi ha preso per il braccio, procurandomi lividi evidenti. Ha continuato a insultarmi, supportato nell’aggressione verbale (frocio handicappato, ricchione) da un ragazzo, forse suo figlio, che nel frattempo l’aveva raggiunto presso la BMW.

Allora, con la mia auto, mi sono spostata un poco più avanti per chiamare la polizia. L’uomo mi ha raggiunta, continuando a gridare gli stessi insulti, e mi ha presa per il collo, anche in questo caso lasciandomi dei segni evidenti di violenza. Cercavo di tenerlo a distanza e di dissuaderlo dal continuare quando un uomo, che stava stazionando nel parchetto adiacente, si è avvicinato per cercare di calmarlo e l’aggressore, a quel punto, è risalito in macchina ed è ripartito".

La polizia, arrivata sul posto pochi minuti dopo, ha raccolto la testimonianza di Noemi e del testimone dell’aggressione.

Noemi si è poi recata presso il pronto soccorso del Policlinico San Matteo. Ieri, lunedì 25 settembre 2023, è stata presa in carico dallo sportello legale di Coming-Aut, e nelle prossime ore sporgerà denuncia.

Davide Podavini, presidente di Coming-Aut, intervenuto su questo episodio di omofobia, ha dichiarato:

“Tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Noemi, un abbraccio corale di affetto e di empatia. Noemi è una volontaria che da anni, in associazione, supporta le attività dedicate alle persone trans. Sconvolge e genera rabbia questa ennesima aggressione violenta, un mix di omolesbobitransfobia, machismo e abilismo.

Ennesimo caso, tra i tanti che non emergono, ennesimo segnale di un clima che ristagna in pozze di acqua morta e di odio, e che legittima espressioni e azioni violente contro chi vive una condizione di minoranza. Servono strumenti culturali, serve una presa di coscienza collettiva, serve consapevolezza sociale. Siamo arrabbiate, nel profondo, e facciamo della nostra rabbia, come sempre, uno strumento di lotta: vogliamo vivere in una società diversa, migliore di questa”.

Alla stazione di Pavia un'aggressione simile, come detto, non è la prima volta che accade. Nel pomeriggio di mercoledì 7 giugno 2023, in stazione a Pavia il creator 27enne Luca Wegan stava camminando in compagnia del fidanzato Nicolas, un ragazzo francese di 32 anni. Stavano passeggiando regolarmente e come fanno tante coppie, si tenevano per mano, quando un uomo sui 40 anni li ha visti e dopo insulti omofobi ha iniziato ad inseguirli.

Foggia, fa coming-out coi genitori: il padre lo minaccia di morte

Un altro grave episodio di omofobia, invece, si è verificato recentemente anche a Foggia, in Puglia.

Qui, infatti, un 57enne di origini macedoni è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e in particolare ai danni della moglie e del figlio. In casa la situazione era diventata insostenibile a partire dallo scorso novembre 2022 dopo che il figlio, un giovane di 20 anni, ha fatto coming-out con i suoi genitori.

Ma mentre la madre ha preso serenamente la notizia, il padre ha fin da subito reagito in malo modo. Da quel momento, infatti, il 57enne ha iniziato a maltrattarlo, arrivando persino a minacciarlo di morte.

Stando a quanto emerso dalle indagini, l'uomo, che in passato aveva già dimostrato atteggiamenti di rabbia durante alcune liti in famiglia, ha cominciato a intimorire il figlio dicendogli che avrebbe pubblicato su Facebook le sue foto da travestito, rendendogli impossibile la vita. Poi, come afferma il Corriere della Sera, sono arrivate anche le minacce più gravi: "Ti taglio la testa - avrebbe detto al 20enne - ti ammazzo".

Aggressività e intimidazioni che il 57enne, inoltre, riversava anche contro la moglie quando tentava di difendere il figlio.

Per questo motivo, il pubblico ministero, nella richiesta di ordinanza cautelare dell’uomo ha evidenziato che "le modalità della condotta consentono di ritenere che l'uomo non abbia alcuna capacità di auto controllo e che continuerà a reiterare la condotta nei confronti della moglie e del figlio senza esitazione e ciò nonostante l’intervento delle forze dell’ordine".

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