Nella notte tra sabato e domenica una donna di 42 anni è stata brutalmente aggredita dall’ex marito mentre lavorava in una sala slot di viale Monte Grappa, a Marostica (Vicenza). L’uomo, un 45enne di Rosà con precedenti specifici per reati di genere, è entrato armato di coltello da cucina e si è scagliato contro la donna, colpendola al volto, al torace e alle braccia, oltre a prenderla a pugni e calci. Un tentato femminicidio fortunatamente non terminato in tragedia.
A salvarla una cliente del locale
La vittima, ferita gravemente, è riuscita a sottrarsi per pochi istanti rifugiandosi in un’altra sala del locale, inseguita dall’aggressore che continuava a insultarla e a minacciarla di morte. A salvarla dal peggio è stato il coraggio di una cliente che, nonostante le minacce dell’uomo, si è frapposta tra i due, ha protetto la donna e chiamato immediatamente il 112.
Poco dopo sono intervenuti i carabinieri di Bassano del Grappa, che hanno bloccato il 45enne ancora con le mani sporche di sangue e sequestrato l’arma, una lama di 14 centimetri spezzatasi durante l’attacco. La donna è stata soccorsa dal 118 e trasportata all’ospedale San Bassiano, dove si trova ricoverata in prognosi riservata ma non in pericolo di vita. L’ex marito è stato arrestato per tentato omicidio aggravato e trasferito in carcere a Vicenza.
Padre arrestato: perseguitava la figlia perché omosessuale
Nelle stesse ore, un’altra vicenda di violenza familiare ha scosso invece Napoli. Nel cuore del centro storico, un uomo di 51 anni è stato arrestato dai carabinieri mentre cercava di sfondare la porta di casa dove si erano barricate la moglie e la figlia di 24 anni. Poche ore prima aveva già aggredito verbalmente la ragazza nel bar dove lavora, urlandole ossessivamente di “cambiare cognome” perché incapace di accettarne l’omosessualità.
La giovane vive con la madre e da tempo subiva le persecuzioni del padre, che anche davanti ai militari ha continuato a minacciarla di morte. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia ed è stato trasferito in carcere.
Non è purtroppo un caso isolato. Pochi mesi fa, sempre nel Napoletano, a Ercolano, una coppia di coniugi è stata arrestata per aver sequestrato in casa la figlia 19enne che viveva una relazione con una ragazza trans. Ancora più drammatica la storia del 16enne di Poggioreale picchiato dal padre con una chiave inglese perché gay.
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