Il virus torna a spaventare

Aereo dalla Cina: metà dei passeggeri positiva al Covid. Cosa sta facendo il Governo

Tamponi antigenici obbligatori per chi arriva dalla Cina dove, come afferma l'epidemiologo Lopalco, "è in corso una tempesta perfetta".

Aereo dalla Cina: metà dei passeggeri positiva al Covid. Cosa sta facendo il Governo
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In questi ultimi giorni di 2022, dopo un prolungato periodo di relativa quiete, il Covid-19 è tornato a destare preoccupazione. Il motivo riguarda la positività al virus da parte di un consistente numero di passeggeri giunti in Italia su due aerei provenienti dalla Cina (che al momento si trova nel mezzo di una nuova ondata, ma ha riaperto le frontiere dando il via libera ai viaggi) e atterrati a Milano nelle scorse ore.

Il Governo ha quindi deciso di agire per tempo, disponendo l'obbligo di tamponi antigenici per tutti coloro che arrivano dallo Stato cinese e sono in transito nella nostra Penisola. Considerata l'attuale situazione pandemica in Cina, crescono le avvertenze degli esperti che a riguardo si dicono poco fiduciosi:

"La Cina si trova in una sorta di tempesta perfetta - afferma l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco - senza potere più sostenere quei lockdown pazzeschi in cui si mettevano in quarantena intere città".

Aerei provenienti dalla Cina: metà dei passeggeri positivi

La prima a muoversi in maniera preventiva richiedendo il tampone molecolare (facoltativo) per i passeggeri in arrivo dalla Cina è stata Regione Lombardia. Un'iniziativa che ha portato subito i primi riscontri poiché, come raccontato da Prima Milano, su due voli atterrati a Malpensa, sono emersi "risultati significativi e sicuramente da prendere con grande attenzione":

"Nel primo volo con 92 passeggeri, 35 sono risultati positivi, pari al 38% - afferma l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso - Nel secondo su 120 passeggeri 62 sono risultati positivi, pari al 52%. Da questi numeri possiamo dire che non è stata un'iniziativa sbagliata o azzardata. Tutti i passeggeri non mostravano sintomi particolari ed erano soprattutto giovani o relativamente giovani e quindi il fatto che fossero asintomatici non deve far prendere sottogamba la questione".

bertolaso green pass
Guido Bertolaso

Bertolaso ha anche aggiunto:

"Sulla base di quello che si legge a livello internazionale e dei contatti che abbiamo con i colleghi delle organizzazioni internazionali, inevitabilmente la situazione in Cina non può che destare la nostra massima attenzione e anche qualche livello di preoccupazione".

Per questo, ha spiegato in riferimento all'iniziativa avviata i giorni scorsi "dopo anche una consultazione con il ministero della Salute che abbiamo sentito più volte e con l'ok del presidente della Regione abbiamo deciso quest'attività" all'aeroporto di Malpensa, con tamponi molecolari su base volontaria (costo 90 euro) "e abbiamo iniziato dopo aver dato comunicazione sia al ministero della Salute che alla Farnesina".

La decisione dei tamponi obbligatori per chi arriva dalla Cina

Dopo la situazione critica emersa all'aeroporto Malpensa, il Governo ha deciso di agire per tempo. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha infatti disposto l'obbligatorietà dei tamponi antigenici per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina ed il transito in Italia.

Orazio Schillaci, ministro della Salute

Ed ecco che questa mattina, giovedì 29 dicembre 2022, i passeggeri del volo da Chongqing, della compagnia Hainan Airlines, atterrati a Fiumicino (Roma) alle 5,44, sono stati sottoposti al tampone rapido, cosa che accadrà anche a metà pomeriggio per un altro volo proveniente da Hangzhou ed operato dalla compagnia Air China ed in serata per coloro che arrivano da Wenzhou, con la compagnia China Eastern Airlines.

Allo stesso modo anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato una ordinanza che prevede maggiori controlli e monitoraggio anti-Covid per chi sbarca all’aeroporto di Napoli Capodichino.

"Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid-19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia - dichiara il ministro Schillaci - La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana".

Lo spettro di un ritorno ai tempi più bui della pandemia dunque si riaffaccia e già domani Schillaci riferirà in Senato sulla situazione, dopo aver chiesto a Bruxelles di assumere iniziative simili su tutto il territorio europeo. La decisione di Pechino di riaprire le frontiere dopo tre anni e il liberi tutti sui viaggi nel pieno dell'ondata che sta travolgendo il Dragone rischiano infatti di provocare "un nuovo disastro globale".

Anche gli Usa predispongono tamponi obbligatori

Anche l'America ha imposto l'obbligo di test negativo per i viaggiatori in arrivo dalla Cina dove nel frattempo si allungano le file di malati davanti agli ospedali e gli obitori - secondo le informazioni che filtrano - sono al collasso. I numeri che circolano sono allarmanti: secondo la società di ricerca britannica Airfinity, ad oggi ci sono oltre un milione di nuovi casi e almeno 5 mila morti al giorno. E la situazione rischia di peggiorare ancora.

"In Cina è in corso una tempesta perfetta"

Sulle nuove misure di prevenzione e controllo stabilite negli aeroporti per chi arriva dalla Cina, gli esperti si dicono pienamente d'accordo:

"È necessario non farsi trovare impreparati rispetto a quello che potrebbe succedere – avverte Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano – È giusto il potenziamento dei controlli rispetto ai viaggiatori in arrivo dalle aree interessate, l’incremento della sorveglianza virologica, con monitoraggio e sequenziamento virale. L’invito è a mantenere alta l’attenzione, con un ruolo che deve essere anche dell’Europa e dell’Organizzazione mondiale della sanità, proprio per non farci trovare impreparati".

Anche l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, intervenuto a in diretta su Rai Radio1, è dello stesso avviso:

"La Cina si trova in una sorta di tempesta perfetta, senza potere più sostenere quei lockdown pazzeschi in cui si mettevano in quarantena intere città e, dall’altra parte, anche coi virus della famiglia Omicron che si sono trovati liberi di circolare e hanno trovato terreno fertile, con una popolazione completamente suscettibile".

Pier Luigi Lopalco

Lopalco sostiene che l'abbandono della strategia "zero Covid", che aveva generato grandissime polemiche in tutto lo Stato cinese, e la bassa copertura vaccinale siano stati i fattori che hanno portato i contagi a risalire in maniera drastica:

"Loro hanno una bassa copertura vaccinale sicuramente anche tra gli anziani, e non hanno utilizzato i nostri stessi vaccini. La stima di 250 milioni di casi entro la fine del mese è molto verosimile: se è vero che chi arriva dalla Cina è positivo al 50%, vuol dire che metà della popolazione cinese ora sta incubando o sta avendo un contatto con questo virus molto contagioso".

In tal senso è necessario fin da ora bloccare la catena del contagio per evitare la diffusione di nuove e potenzialmente più pericolose varianti:

"Per ora è probabile che questa ondata pandemica sia ancora sostenuta dalla famiglia Omicron, una famiglia di sottovarianti - afferma Lopalco - Il timore è quello che Omicron possa sviluppare ulteriori varianti, per ora questo allarme non esiste".

A confermarlo è anche la nota del ministero della Salute sul sequenziamento di parte dei test eseguiti all’aeroporto di Malpensa su viaggiatori dalla Cina:

"Al momento non risultano in circolazione in Italia varianti che possano destare preoccupazione".

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