Aereo caduto a Milano: il video del tracciato del radar e la ricostruzione della dinamica
Ritrovata la scatola nera del velivolo. Esperti al lavoro per fare chiarezza.
Parlare di una ricostruzione precisa dell'accaduto è prematuro, ma emergono le prime rilevanze del drammatico incidente aereo che nella tarda mattinata di domenica 3 ottobre 2021 è costato la vita a otto persone: sei passeggeri, il pilota e un assistente di volo di un velivolo privato decollato da Linate diretto a Olbia e schiantatosi poco distante a San Donato Milanese, contro un palazzo.
Aereo caduto a Milano: le prime ricostruzioni
Complessa la ricostruzione dei fatti. A spiegare quello che si sa sinora è stato il procuratore di Milano Tiziana Siciliano, intervenuto sul luogo della tragedia.
"Per la dinamica è presto. Si tratta di un velivolo privato. Il volo è stato seguito sino a un certo punto, poi è comparsa un'anomalia sulla traccia del radar ed è sparito. Non risulta un allarme, ma dalla torre è stata segnalata l'anomalia, bisogna verificare di cosa si tratta. E' tutto da accertare, sono già state recuperate delle immagini video. Ci sono dei testimoni che sono stati sentiti dalle forze di Polizia che speriamo ci aiutino a ricostruire l'accaduto. Ci sono anche dei video che hanno ripreso il momento dell'impatto: sono frammenti di pochissimi secondi ed è difficile ricostruire. Sarà compito degli esperti valutare, anche con la scatola nera che è stata ritrovata. Nelle immagini si vede una fiammata solo al momento dell'impatto, non precedente".
IL VIDEO DEL TRACCIATO RADAR DELL'AEREO:
Il tracciato
A fare luce sull’incidente del viaggio privato Linate-Olbia sarà l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. L'aereo alle 13:07'40" stava procedendo a 293 chilometri orari e 1.631 metri di quota. Due secondi più tardi la quota scende a 1.615 e la velocità raggiunge i 303 chilometri orari. Passano altri 2" e la velocità scende di altri 52 metri. Proseguirà a questa velocità di discesa sino alle 13:07'56", quando si registrerà l'ultimo segnale.
Il fascicolo intanto sarà per disastro aereo e sarà presumibilmente aperto lunedì mattina, 4 ottobre 2021. Sarà per disastro colposo, ma "andrà visto sulla scorta degli altri elementi che verranno portati", ha spiegato la pm.
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A poca distanza dalla fermata della metropolitana
Un disastro aereo che avrebbe potuto avere conseguenze ancora peggiori. Basti pensare che il palazzo su cui si è schiantato il velivolo era vuoto (immaginate se fosse stato un condominio) e che la fermata della metropolitana gialla dista poche decine di metri, come ha spiegato anche il sostituto procuratore Siciliano:
"Poteva essere un disastro ancora maggior. A cinquanta metri c'è la fermata della metropolitana. Parlare di fortuna di fronte a un episodio del genere è improprio, ma possiamo dire che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori".
Chi sono le vittime
Ai comandi del monomotore uno degli uomini più ricchi della Romania, Dan Petrescu, proprietario e pilota dell'aereo. Aveva 68 anni, doppia cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo paese.Tra le vittime suo figlio di 30 anni, Dan Stefan Petrescu, indicato inizialmente alla guida dell'aereo, nato a Monaco di Baviera e anche lui con doppia cittadinanza, e sua moglie Regina Dorotea Balzat Petrescu di 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese. Tra le vittime anche un italiano, Filippo Nascimbene, pavese di 32 anni, residente a Milano, e la moglie Claire Alexandrescou, cittadina francese, e il figlio della coppia Raphael di un anno. E poi la nonna del bambino, Miruna Anca Wanda Lozinschi, e un amico di Dan Pedrescu, il canadese Julien Brossard.
DA PRIMA PAVIA: Chi era l'italiano vittima del disastro aereo (con moglie e figlio di un anno)