Una vicenda incredibile

Accoltellata in autogrill, fermato l'ex marito. Aveva architettato un piano diabolico

L'auto noleggiata in Slovenia, la targa falsa e l'inseguimento sino a Cerveteri per poi aggredire la ex in un'area di sosta

Accoltellata in autogrill, fermato l'ex marito. Aveva architettato un piano diabolico
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Aveva negato tutto, sostenendo di essere in vacanza in Friuli. E in un primo momento era sembrato credibile. Invece le indagini hanno portato a scoprire un piano machiavellico che aveva escogitato per aggredire l'ex moglie. E' stato sottoposto a fermo il marito della 58enne di Segrate che a Santo Stefano era stata accoltellata in autogrill nell'area di sosta di Campi Bisenzio (Firenze).

Accoltellata in autogrill, fermato l'ex marito

La donna tornava con le figlie da Cerveteri e si era fermata per una sosta. Mentre le ragazze erano al bar, lei era salita in auto, ma a un  certo punto un uomo incappucciato aveva aperto la portiera e l'aveva accoltellata. Lei per fortuna era riuscita a difendersi, deviando il colpo su una gamba. Poi l'aggressore era fuggito.

Subito i sospetti si erano concentrati sull'ex marito, che però aveva risposto dal Friuli dicendo di essere in vacanza e di essere completamente estraneo alla vicenda. E in effetti, analizzando bene la questione, pareva una difesa credibile (anche perché la stessa vittima non aveva riconosciuto l'aggressore). Fino a quando le indagini non hanno portato a scoprire la verità.

Aggressione pianificata

L'aggressione - come hanno spiegato gli inquirenti - sarebbe stata pianificata nei pensieri dell'uomo da qualche giorno. Dal 22 dicembre 2023, per la precisione, da quando un procedimento per un episodio di violenza nei confronti della donna si era chiuso con la messa in prova dell'ex marito. 

A quel punto l'uomo aveva noleggiato una Fiat Tipo in Slovenia alla quale aveva applicato una targa italiana,  riconducibile a un'auto dello stesso modello e colore intestata a una persona domiciliata in Piemonte.

A quel punto si sarebbe messo in macchina e sarebbe stato qualche giorno a Cerveteri, per tenere d'occhio i movimenti della donna e delle figlie.

L'agguato

Quando le tre sono ripartite lui si è messo sulle loro tracce, sino appunto all'arrivo alla stazione di servizio Bisenzio Nord, dove ha approfittato di un momento  in cui l'ex moglie era sola per aggredirla e poi darsi alla fuga.

Il movente e le accuse

I motivi che avrebbero spinto il manager di Segrate non sarebbero soltanto legati alla separazione dalla donna, ma ci sarebbe qualcosa di più, riconducibile alla gestione di una società immobiliare della quale la donna deteneva le quote di maggioranza e dalla quale l'ex marito sarebbe stato estromesso.

L'uomo è stato sottoposto a fermo con l'accusa di tentato omicidio e calunnia ai danni di un cittadino piemontese (il titolare della targa piazzata sull'auto noleggiata).

 

 

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