È stato rintracciato a Fiano Romano, a nord della Capitale, l’uomo accusato di aver aggredito con diverse coltellate la sua ex compagna nella mattina di martedì 18 novembre 2025, mentre entrambi si trovavano in auto sul Grande Raccordo Anulare di Roma.
Si tratta di un cittadino peruviano di 45 anni, individuato dagli investigatori della Squadra Mobile grazie all’aggancio della sua cella telefonica nell’area. Il sospettato è stato intercettato in strada e sottoposto a fermo per il tentato femminicidio.
Una fuga disperata per salvarsi la vita
I fatti sono avvenuti all’altezza del chilometro 14+200 dell’A90, poco dopo la galleria Parco di Veio. Secondo la ricostruzione della polizia, l’uomo avrebbe costretto la ex compagna — una donna peruviana di 37 anni — a salire in auto poco dopo le 9 del mattino, dopo averla raggiunta a una fermata della metropolitana nella periferia est della città.
Una volta imboccato il Raccordo, l’aggressore avrebbe fermato la vettura sulla corsia di emergenza ed estratto un coltello, colpendo la donna più volte al volto, alla testa, all’addome e alla mano. In preda al panico e gravemente ferita, la vittima è riuscita a spalancare lo sportello e a gettarsi dall’auto in corsa pur di sfuggire ai colpi. Attraversando le corsie del GRA, ha perso i sensi crollando sulla carreggiata di sorpasso.
A impedirle di essere investita è stato il conducente di un carro soccorso che, vedendola riversa sull’asfalto, ha fermato il mezzo facendole da scudo. Subito dopo un sorvegliante dell’Anas ha dato l’allarme alla Polizia Stradale e ha prestato i primi soccorsi, mantenendo la donna in sicurezza fino all’arrivo del 118.
Le condizioni della vittima: prognosi riservata
La 37enne è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Sant’Andrea, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. La ferita più grave è quella all’addome. I medici le hanno indotto un coma farmacologico e la prognosi resta riservata. La donna non può parlare ed è ricoverata in Terapia Intensiva, costantemente sorvegliata da personale della Squadra Mobile per motivi di sicurezza.
Secondo i sanitari, le condizioni sono molto serie ma ci sono margini di ottimismo.
Un passato segnato da liti e scatti d’ira
La storia della coppia è complessa. La relazione, durata molti anni e dalla quale sono nati quattro figli, si era conclusa da tempo. Conoscenti della donna parlano di un legame ormai logoro, segnato dai frequenti scatti d’ira dell’uomo e da tentativi, da parte della vittima, di mantenere un equilibrio per il bene dei bambini.
Secondo quanto riferito dall’attuale compagno della donna, la mattina dell’aggressione l’ex l’avrebbe raggiunta alla fermata della metro e costretta a salire in auto. La dinamica, unita all’arma già pronta, potrebbe portare gli inquirenti a contestare anche la premeditazione.
La fuga
Dopo l’aggressione, l’uomo sarebbe fuggito rapidamente, abbandonando il veicolo poco distante dal luogo dei fatti. La polizia è risalita a lui anche grazie alle segnalazioni di alcuni automobilisti che, avendo assistito alla scena o notato la donna in strada, hanno annotato modello e targa dell’auto.
Gli agenti hanno rintracciato la vettura in serata, consolidando così l’identificazione dell’aggressore e procedendo alla sua ricerca fino all’intercettazione a Fiano Romano.
Una famiglia sconvolta
La famiglia della vittima ha chiesto riservatezza e cerca di proteggere i quattro figli della coppia. Ai bambini è stato detto soltanto che la madre ha avuto un incidente. I profili social dei due ex partner mostrano anni di vita familiare: feste di compleanno, giornate al parco, vacanze, momenti domestici e ricordi dei figli ancora piccoli.
L’uomo, attualmente disoccupato, non avrebbe precedenti per violenza domestica. L’unico episodio registrato risulta essere una denuncia per guida in stato di ebbrezza. Ciò non esclude che vi siano stati conflitti o tensioni mai denunciati formalmente.
Il 45enne è ora a disposizione della magistratura. La polizia continua gli accertamenti per definire con precisione la dinamica del tentato omicidio e chiarire eventuali ulteriori responsabilità.
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