operazione della gdf

Abbonamenti pirata: in 500mila guardavano la pay tv a scrocco

Sequestrata una complessa infrastruttura tecnologica, operante a livello nazionale.

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Mezzo milione di italiani guardavano a scrocco la pay tv. Ma la Guardia di Finanza di Milano li ha scoperti, smantellando un'organizzazione che aveva creato un astuto sistema per piratare gli abbonamenti alla televisione a pagamento.

Abbonamenti pirata alla pay tv: scoperti 500.000 abusivi

L'operazione, denominata “The Net”, è stata svolta dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di finanza di Milano, a contrasto della pirateria audiovisiva tramite Iptv (Internet Protocol TeleVision).

Le indagini avevano già portato all’esecuzione di un primo intervento a settembre del 2020 e adesso hanno consentito di individuare una serie di nuovi accessi a piattaforme digitali che consentivano la visione illegale di contenuti tv, usate da oltre 500mila utenti. Le perquisizioni, condotte con il supporto di diversi Reparti della Gdf in tutta Italia, hanno portato allo smantellamento di una complessa infrastruttura tecnologica, operante a livello nazionale, responsabile della diffusione illegale via internet dei segnali criptati delle pay tv.

Le perquisizioni

Sono state perquisite le abitazioni di venti indagati residenti in Toscana, Emilia Romagna, Campania e Calabria che provvedevano alla generazione e alla distribuzione dei flussi Iptv illegali. In Campania è stato individuato l’amministratore di un cyber group molto noto nella pirateria. Sempre in Campania, un altro indagato procacciava e gestiva i pagamenti relativi agli abbonamenti pirata al servizio Sky. In Toscana, un altro indagato, attraverso l’uso di oltre 50 dispositivi mobili, distribuiva illegalmente contenuti senza il pagamento del dovuto canone.

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