A 3 anni muore affogato nella piscinetta a Catania: nonna indagata per omicidio colposo
Nelle medesime ore, a Pavia, si è rischiata una tragedia similare: scongiurata grazie alla catena di soccorsi e un briciolo di fortuna
Affogato in pochi centimetri d'acqua a soli 3 anni, nella piscinetta di casa. Una tragedia ha investito la comunità sicula di Santa Venerina, in provincia di Catania. Nelle medesime ore, in Lombardia, a Pavia, il copione ha rischiato di ripetersi con una bimba delle medesima età, 3 anni, in una piscina pubblica. A fare la differenza la prontezza dei soccorritori e una dose di fortuna, che ha evitato di scongiurare la tragedia.
Affoga a 3 anni nella piscinetta di casa
Tragedia in Sicilia, nel tardo pomeriggio del 14 agosto 2023, un bambino, Samuele, è morto mentre giocava con un’amichetta in una piscina gonfiabile posta nel giardino di casa. A pochi metri c'era la nonna materna, in cucina, che - quando si è accorta dell'accaduto - ha immediatamente allertato i soccorsi. Purtroppo era troppo tardi, il piccolo era già deceduto, annegato in pochi centimetri d'acqua.
Sul posto sono intervenuti medici del 118, ma per il bimbo non c'era più niente da fare. La procura di Catania ha sequestrato la salma e disposto l’autopsia, che si terrà nella giornata odierna: 16 agosto. Intanto, la nonna è indagata per omicidio colposo come atto dovuto per potere eseguire l’accertamento medico legale come incidente probatorio.
Salvataggio miracoloso a Pavia
Tragedia sfiorata, invece, alla piscina Campus di Pavia nel giorno di Ferragosto. Come raccontato da Prima Pavia, una bimba di soli 3 anni - coetanea del povero Samuele - ha rischiato di annegare. A salvarla, oltre ai bagnini, la casuale presenza di due infermiere fuori servizio del San Matteo, che stavano passando il Ferragosto in relax. Provvidenziale la loro collaborazione per le prime manovre salvavita, considerando che la minore è stata tirata fuori dall’acqua già priva di conoscenza. Una catena di primo soccorso che ha consentito di scongiurare il dramma. La piccola è entrata nella vasca per i bambini, dove l’acqua è bassa, ma – per cause ancora accertare – è comunque finita sotto. Sono stati i bagnini presenti nella struttura a notarla e tirarla fuori in uno stato di semi incoscienza. A quel punto si è rivelato fondamentale anche l’apporto delle due infermiere fuori servizio, che hanno praticato i primi soccorsi in attesa dell’ambulanza: il medico del 118 ha poi concluso la rianimazione. La piccola è stata quindi portata al pronto soccorso del Policlinico, dov’è ricoverata in osservazione nel reparto di Rianimazione.
Drammatici precedenti
Incidenti drammatici simili, che hanno coinvolto i più piccoli, si sono verificati con frequenza inquietante in questa estate 2023.
C'è la recente morte per annegamento di un bimbo di 4 anni, accaduta a Monopoli - in provincia di Bari - l'11 agosto 2023. Si stava divertendo con i giochi per bambini in una delle piscine dell'Acquapark, quando probabilmente un colpo alla testa gli ha fatto perdere i sensi e lo ha fatto finire sott'acqua dove non toccava. Pochi attimi fatali prima di morire annegato. E' stata la mamma ad accorgersi dell'accaduto e a chiamare immediatamente i soccorsi, ma i tentativi di rianimarlo sono risultati vani: il minore è morto all'arrivo all'ospedale San Giacomo di Monopoli e i Carabinieri stanno acquisendo tutti gli elementi utili a chiarire l'esatta dinamica dell'incidente.
Altri sette casi analoghi si sono verificati nelle precedenti settimane, in tutto lo Stivale.
Il 17 luglio 2023 a Taurisano, in provincia di Lecce, sempre in Puglia, un bambino di due anni è annegato nella piscina di casa: quando la nonna e la mamma lo hanno trovato per il piccolo non c'era più nulla da fare. La tragedia è avvenuta in una villetta di Contrada Ucceri, nelle campagne salentine: il bimbo, di due anni, attorno alle 21 è sfuggito al controllo di mamma e nonna, con le quali si trovava in casa. Il padre, il fratellino gemello e altri parenti si trovavano infatti fuori casa. Il bimbo è quindi uscito e finito nella vasca. Non vedendolo, mamma e nonna hanno iniziato a cercarlo, ed è stata proprio quest'ultima a trovarlo riverso nella vasca della piscina del giardino.
Prima ancora era accaduto domenica 16 luglio 2023, in provincia di Vicenza, nel Comune di Monticello Conte Otto. Un bimbo di due anni è morto nella piscina di una villetta in località Cavazzele, in via Monte Cengio. Jordan Isaac Oduro si trovava nella casa del nonno, che lo ha temporaneamente perso di vista: il piccolo è uscito in giardino ed è arrivato fino alla piscina interrata finendovi dentro.
Quando i genitori sono tornati a prenderlo il piccolo non si trovava: da lì frenetiche ricerche che si sono tragicamente concluse in piscina. Mamma e papà hanno atteso l'arrivo dei soccorritori, che hanno a lungo tentato di rianimare il corpicino, ma era passato ormai troppo tempo. Il bambino non è stato neppure portato in ospedale.
Andando a ritroso, solo pochi giorni prima, nella mattinata di martedì 11 luglio 2023, una bimba di un anno e mezzo morta dopo essere caduta nella piscina di casa vicino a Parma. E' accaduto attorno alle 11 in strada del Traglione nella frazione Casaltone, in un complesso residenziale dove ci sono abitazioni nuove, ma anche abitazioni in fase di di ristrutturazione.
Il dramma in pochi attimi: la bimba di 18 mesi è entrata giocando con altri bambini in acqua in una piscina gonfiabile, dov'è annegata. Una fatalità: vani i soccorsi del 118 giunti immediatamente con automedica e ambulanza. Sul posto anche la Polizia di Stato.
L'allarme era scattato verso le 21,50. Il primo ad accorgersi di quanto accaduto era stato il padre che aveva visto il figlio privo di sensi all'interno della piscina, allestita nel giardino per una festa di compleanno. Immediatamente era partita la chiamata al 118, arrivato sul posto con l'elisoccorso. I sanitari, arrivati nell'abitazione, avevano cercato in tutti i modi di rianimare il bimbo. Successivamente lo avevano portato al Policlinico di Modena. Lì però non si è potuto fare altro che constatare il decesso del piccolo.
Quando qualcuno ha visto il corpicino di Evelyn Amendola (che abitava con la famiglia a Rozzano, Milano) adagiato sul fondo, ha dato l'allarme e un bagnino si è prontamente adoperato per soccorrerla: successivamente sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno effettuato una lunga sessione di rianimazione prima di trasportarla in codice rosso al San Matteo dove, dopo alcune ore, il cuore della bambina ha cessato di battere.
Copione quasi similare a Lazise, in provincia di Verona, dove un bimbo di soli tre anni ha perso la vita in seguito ad un tuffo in piscina che si è tramutato in tragedia. Il dramma è accaduto il 13 giugno 2023, alle 17.30, all’interno del complesso residenziale “Costa del Sole”, in una piscina privata di proprietà di una coppia di tedeschi (con due figli di 4 mesi e 3 anni), per cause riconducibili verosimilmente ad un momento di disattenzione dei genitori.
L'11 giugno 2023 a Santiago Manzone, provincia di Torino (Piemonte), un bimbo di due anni è caduto nella piscina della casa dove viveva coi genitori. Il piccolo si è spento due giorni dopo mentre si trovava ricoverato all'ospedale Regina Margherita. Il quadro clinico dopo l'arresto cardiaco che lo aveva colto in seguito all'annegamento si è rivelato troppo grave per essere curato dai medici.
Regole salvavita dell'Oms
Non soltanto in mare, ma anche nei fiumi e nelle piscine: ogni anno, nel mondo, 236.000 persone muoiono per annegamento, per un totale di circa 2,5 milioni di morti nell'ultimo decennio. E in estate il fenomeno cresce. Le vittime più frequenti sono i bambini tra uno e 4 anni, seguiti da quelli di età compresa tra 5 e 9 anni. A certificarlo i numeri diffusi dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che ha lanciato una campagna con 6 misure di prevenzione da promuovere per ridurre drasticamente il rischio.
1 Insegnate ai bambini a nuotare iscrivendoli ad un corso di nuoto in età scolare: imparare competenze di base di nuoto riduce notevolmente il rischio di annegamento. Ricordare sempre che braccioli o la ciambella non sono sufficienti per essere sicuri: non sono dispositivi salvavita.
2 Sorvegliare costantemente i bambini: che siano nei pressi di uno stagno, un fiume, una spiaggia o una vasca da bagno, è necessaria la supervisione attenta di un adulto, in grado di rispondere subito in caso di emergenza. Purtroppo, come dimostrano anche i recenti casi di cronaca nostrani, bastano pochi istanti perché accada l'irreparabile.
3 Le piscine vanno sempre protette con barriere quando non sono in uso: provvedere all'installazione di questi dispositivi.
4: Promuovere nella popolazione generale la frequenza di corsi di salvataggio e rianimazione: la sopravvivenza dopo l'annegamento migliora se la rianimazione cardiopolmonare viene eseguita appena la persona viene rimossa dall'acqua.
5 Indossare sempre il giubbotto di salvataggio quando si viaggia in acqua: che si tratti di motoscafo, canoa o canotto, l'Oms consiglia poi di indossare sempre un giubbotto di salvataggio quando si viaggia in acqua. Prima di salire su qualsiasi imbarcazione verificare le condizioni meteo e assicurarsi che sia dotata di attrezzature di sicurezza.
6 Miglioramento della gestione del rischio di alluvione.