17enne trovata morta in un carrello della spesa: l'incubo di un altro caso Giulia Tramontano
La vittima è Maria Michelle Causo. La salma è stata rinvenuta nel quartiere Primavalle. Fermato un coetaneo
L'ennesimo tragico femminicidio a une mese di distanza dalla macabra vicenda di Giulia Tramontano, la 29enne incinta uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello vicino a Milano.
Ora un altro intero quartiere è rimasto scioccato da una scoperta da brividi avvenuta vel corso del pomeriggio di ieri, mercoledì 28 giugno 2023, nella Primavalle di Roma: in via Stefano Borgia è stato rinvenuto in un carrello della spesa il cadavere di Maria Michelle Causo, ragazza romana di 17 anni.
Primavalle, trovato in un carrello il cadavere di una 17enne
Sono le prime ore di un pomeriggio afoso a Roma, zona Primavalle, quadrante occidentale della città: in via Stefano Borgia, accanto ai cassonetti della raccolta differenziata, non sfugge all'attenzione di un passante una scena che lo lascia senza parole: un ragazzo sta spingendo un carrello che abbandonerà proprio vicino ai cassonetti, all'interno del quale c'è un sacco che gronda sangue.
Il passante, verso le 15, chiama immediatamente la Polizia e nel giro di poco arrivano gli agenti del vicino commissariato.
"Ho visto quel ragazzo scendere con un carrello e un bustone nero dei rifiuti da cui cola del liquido - avrebbe detto agli operatori - si sente anche un odore forte".
A loro tocca la macabra e sconvolgente scoperta: dentro al sacco, all'incrocio con via Centurione Bracelli, c'è il corpo senza vita di una ragazza giovanissima, una romana di appena 17 anni, segnato da diverse ferite d'arma da taglio.
Chi è la vittima
Il cadavere è stato immediatamente identificato: la vittima è Maria Michelle Causo, giovane ragazza romana di 17 anni, che frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, poco distante dal luogo in cui è stato rinvenuto il suo cadavere.
La voce si sparge e nel giro di pochi minuti una folla di curiosi, scioccata e sconvolta dalla gravità di quanto accaduto. I rilievi della Scientifica porteranno a scoprire altre tracce di sangue che conducono all'androne di un palazzo in via Giuseppe Benedetto Dusmet 25, dove la ragazza è stata, con molta probabilità, accoltellata a morte e da dove l'assassino è poi uscito per cercare di disfarsi del corpo.
La salma, terminate le verifiche sul posto, è stata trasferita in obitorio dove sarà sottoposta ad autopsia. Saranno i risultati degli esami autoptici a chiarire le cause del decesso.
Fermato un coetaneo: poche certezze al momento
Ma è proprio nel palazzo dove sono state trovate altre tracce di sangue di Michelle che la Polizia è stato individuato un possibile sospettato: un coetaneo di Michelle, ragazzo originario dello Sri Lanka, ma nato in Italia, è stato subito fermato e portato in Questura dove è stato interrogato.
Queste le poche certezze al momento su questa terribile vicenda.
Da stabilire ora soprattutto il perché di tanta assurda atrocità.
Il giovane fermato inizialmente sembrava essere il fidanzato della 17enne uccisa. Ma al momento non è stato accertato alcun legame sentimentale (e quindi anche il probabile movente passionale) tra vittima e carnefice, che però pare si frequentassero solo da circa un mese.
Poi, non solo non con fermata un'altra iniziale congettura, ma è addirittura categoricamente escluso che la ragazza fosse in dolce attesa. Cade insomma per fortuna un inquietante collegamento con la vicenda di Giulia Tramontano, uccisa al settimo mese di gravidanza.
La polizia sta già acquisendo le immagini delle telecamere della zona alla ricerca di qualsiasi elemento che possa aiutare a ricostruire le modalità dell'omicidio e sta interrogando le persone del palazzo da dove sarebbe uscito il diciassettenne con il corpo della vittima.
L'ipotesi al vaglio dell'Autorità Giudiziaria è che Michelle sia stata uccisa dopo una lite. Sul suo corpo da un primo esame sterno sono emerse ferite d'arma bianca, quindi presumibilmente è stata accoltellata.
Lapidano sui social il presunto assassino
“Non meriti di vivere”, “Uomo di m…”, “È meglio che ti guardi le spalle”, “Devi marcire in galera”, “Non ti vergogni di avere ammazzato una pischella?”. E ancora: “Devi soffrire”. “Mi hai portato via una delle persone più belle che la vita mi avesse mai dato, vergognati”.
Sono i commenti che stanno via via comparendo sotto i post sui profili social dell'assassino (solo formalmente ancora presunto, inchiodato da indizi schiaccianti), che essendo minorenne per le norme sulla privacy non può essere descritto con nome e cognome sui giornali, ma il popolo della Rete sa già benissimo chi è, l'ha già rintracciato e sta attuando la propria personalissima vendetta, naturalmente in barba a qualsiasi regola.
Sui social il 17enne di ascendenze cingalesi fa lo spaccone: pubblica foto e post i cui denominatori comuni sono la droga, l'alcol, la bella vita, i vestiti firmati, il sangue. Invita addirittura i suoi followers a contattarlo per acquistare la cannabis e l’hashish che fuma a casa... pubblica video di spinelli. Insomma un personaggio decisamente fuori dalle righe. La cosa più inspiegabile è come abbia fatto a racimolare ben 13mila follower e perché mai ci dovrebbe essere tanta gente interessata a un personaggio del genere.