Il 13 giugno 1981

11 svastiche sulla tomba di Alfredino, morto nella tragedia di Vermicino

Qualcuno ha intenzionalmente cercato la tomba del piccolo per oltraggiarla.

11 svastiche sulla tomba di Alfredino, morto nella tragedia di Vermicino
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E' stata profanata la tomba di Alfredino Rampi, il bimbo di sei anni che morì cadendo in un pozzo a Vermicino (vicino a Roma) il 13 giugno 1981.

11 svastiche sulla tomba di Alfredino

Sono 11 le svastiche che qualcuno ha vergato a pennarello sulla sepoltura del piccolo. La scoperta è stata fatta da Daniela Parapiglia, una frequentatrice abituale del camposanto, che ha allertato la redazione laziale del Tgr Rai.

La donna era andata a pregare sulla tomba del marito e non ha potuto fare a meno di notare le scritte ingiuriose nel padiglione 85 del cimitero monumentale del Verano, nella capitale.

Un luogo nel quale è improbabile arrivare per caso: qualcuno ha intenzionalmente cercato la tomba di Alfredino per oltraggiarla, non è chiaro al momento per quale malato collegamento abbia scelto proprio il simbolo nazista per farlo.

Vermicino, tragedia mai dimenticata

Alfredino Rampi è sepolto accanto al fratello minore Riccardo, morto di infarto 7 anni, e alla nonna paterna.

L'agonia del piccolo caduto nel pozzo a Vermicino, ripresa in diretta televisiva, fa parte della storia collettiva italiana.

La morte arrivata dopo 60 ore, il 13 giugno saranno 41 anni ed è ancora vivo il rimorso sociale per non essere riusciti a salvarlo da quel maledetto pozzo.

E' stata aperta un'indagine, immediata la condanna del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del presidente della provincia Nicola Zingaretti.

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