somministrazioni da novembre

Virus Respiratorio Sinciziale, l'epidemia è alle porte. Il dietrofront del Ministero: "Vaccino gratuito per tutti i neonati"

Dopo le polemiche il Ministero della Salute ha corretto il tiro: "Garantire una strategia di prevenzione e immunizzazione universale per tutti i bambini sul territorio nazionale"

Virus Respiratorio Sinciziale, l'epidemia è alle porte. Il dietrofront del Ministero: "Vaccino gratuito per tutti i neonati"
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L'epidemia stagionale causata dal Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), una delle principali cause di bronchiolite grave nei neonati, è in arrivo e i medici sono già in allerta per questa infezione, che ogni anno provoca la morte di circa 100mila bambini sotto i cinque anni in tutto il mondo.

neonato in terapia intensiva padova
Neonato in terapia intensiva

Un'importante novità, però, potrebbe rappresentare una svolta: il Nirsevimab, un anticorpo monoclonale che ha dimostrato di prevenire il 90% dei ricoveri ospedalieri legati al VRS. Il Ministero della Salute ha infatti annunciato che questo farmaco sarà reso disponibile gratuitamente tramite il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in tutte le regioni, per garantire la protezione ai neonati.

Virus Respiratorio Sinciziale: il vaccino gratuito per tutti

Il Ministero ha avviato un dialogo con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per spostare il Nirsevimab-Bey dalla fascia C alla fascia A, così da coprire i costi del farmaco tramite il SSN. Questa decisione è stata presa "in considerazione dell'aumento dell'incidenza del VRS nella popolazione pediatrica", come comunicato alle Regioni in una nota ufficiale.

Tale annuncio è arrivato dopo una precedente circolare, datata 18 settembre 2024, che invitava le regioni sottoposte a piani di rientro (come Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) a somministrare il farmaco gratuitamente, anche se non ancora inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Ciò ha sollevato polemiche politiche, con esponenti del Partito Democratico e di Azione che hanno criticato questa gestione, definendola un effetto della legge sull'autonomia differenziata.

Successivamente, il Ministero della Salute ha chiarito in una nuova circolare che l’intenzione è quella di garantire una strategia di prevenzione e immunizzazione universale per tutti i bambini sul territorio nazionale.

"Vogliamo assicurare che l’anticorpo monoclonale sia disponibile in tutte le Regioni senza costi per le famiglie", ha sottolineato Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento di Prevenzione del Ministero.

Quando iniziare le vaccinazioni

Questo chiarimento è stato accolto positivamente dai medici e pediatri, che spingono per l’avvio della profilassi già da novembre. Il Board del "Calendario per la Vita", che include diverse società scientifiche tra cui pediatri e medici di famiglia, ha evidenziato l'urgenza di una prevenzione efficace e di garantire equità nell’accesso al trattamento per tutti i bambini italiani. Il gruppo spera che la collaborazione con l’AIFA proceda velocemente, così da rendere il Nirsevimab disponibile gratuitamente per proteggere i neonati in vista dell'inverno.

I rischi delle bronchioliti nei neonati

Il rischio legato al VRS è particolarmente elevato nei neonati nei primi sei mesi di vita. Luigi Orfeo, presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN), ha ricordato che lo scorso anno in Italia ci sono stati circa 15mila ricoveri per bronchiolite, con 3mila casi trattati in terapia intensiva e 16 decessi.

"Se riusciremo a iniziare la profilassi a novembre, potremo davvero cambiare il corso di questa infezione", ha dichiarato.

Lo scorso anno il Nirsevimab non era ancora disponibile in Italia, ad eccezione di un progetto pilota in Valle d’Aosta. In altri Paesi europei, come la Spagna, era già utilizzato, mentre in Italia si impiegava un altro anticorpo monoclonale, il Palivizumab, somministrato mensilmente solo ai neonati più a rischio. Il Nirsevimab, invece, garantisce protezione per l'intera stagione epidemica con una singola dose e potrà essere somministrato a tutti i neonati e ai bambini sotto i sei mesi di età all’inizio della stagione epidemica del VRS.

Influenza, Covid e Virus Respiratorio Sinciziale: dopo due anni di mascherine e distanziamenti i virus si stanno rifacendo con gli interessi. Questi i tre virus che stanno spadroneggiando nelle ultime settimane nel nostro Paese. Quali sintomi? Come comportarsi con i più piccoli? Come riconoscerli? Ecco un utile vademecum che - ovviamente - non sostituisce la visita o il parere del medico, ma aiuta a orientarsi.

Prevenzione

Per meglio riconoscere il VRS e la bronchiolite, per prevenirli ed agire in modo tempestivo, è stato realizzato dalla Società Italiana di Pediatria un video destinato ai genitori. Il progetto, patrocinato dalla SIN, insieme alla Società Italiana di Pediatria (SIP) e con la collaborazione scientifica del Prof. Eugenio Baraldi, ha l’obiettivo di spiegare ai genitori tutto quello che devono sapere su un virus comune, ma particolarmente rischioso per i bambini sotto i 6 mesi di età.

Alcune semplici misure sono in grado di ridurre drasticamente la diffusione del VRS, spiegano i Pediatri di SIP:

"La strategia preventiva primaria resta fondamentale, come il lavaggio delle mani ed il distanziamento sociale, soprattutto in caso di sintomi. I genitori che hanno un bambino al di sotto dell’anno di età, se raffreddati, dovrebbero tenere sempre la mascherina e igienizzare le mani prima di toccare il piccolo; tutte misure che ci sono state “imposte” nel periodo del Covid e che non devono essere dimenticate in futuro, proprio per poter ridurre il numero di ospedalizzazioni nei neonati e nei lattanti."

Il VRS può rappresentare un nemico insidioso anche per gli anziani e adulti con fragilità: si manifesta in maniera differente, che varia da persona a persona, con sintomi che possono essere curati generalmente dai 7 ai 15 giorni. Negli adulti i sintomi somigliano all'influenza con sintomatologia respiratoria come febbre elevata, dolori muscolari, sintomi respiratori e con relative complicanze, ad esempio, le polmoniti. La terapia per questo virus nei casi non gravi, relativamente ai soggetti adulti, è sostanzialmente quella che viene utilizzata per una normale influenza, quindi con farmaci per la sintomatologia, antipiretici o antinfiammatori.

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