Smascherate dalla finanza

Vincono un milione al gioco ma non lo dichiarano e per anni continuano a incassare il reddito di cittadinanza

Protagoniste due donne: per anni hanno omesso la vincita, intascandosi più di 41mila euro di sussidi statali

Vincono un milione al gioco ma non lo dichiarano e per anni continuano a incassare il reddito di cittadinanza
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Una vicenda al limite dell'incredibile, ma purtroppo vera, è venuta alla luce tra Cesena e Bagno di Romagna, provincia di Forlì, dove due donne hanno continuato a incassare il reddito di cittadinanza nonostante fossero milionarie, grazie a vincite al gioco online.

Milionarie con le vincite al gioco, continuano a incassare il reddito di cittadinanza

Le protagoniste della storia, smascherate dalla Guardia di Finanza, avevano vinto complessivamente oltre un milione di euro, ma per anni hanno omesso di dichiararlo, intascando comunque più di 41mila euro di sussidi statali.

Le due, una residente a Cesena e l'altra a Bagno di Romagna, hanno attirato l'attenzione degli investigatori a causa di insoliti accrediti sui loro conti correnti: una vincita da 475mila euro e un'altra superiore ai 500mila, ottenute grazie al gioco online. Gli agenti, tramite un controllo sui conti di gioco delle due donne, hanno ricostruito il loro giro di fortuna e scoperto che nessuna di queste somme era stata riportata nella Dichiarazione Sostitutiva Unica, documento necessario per percepire il reddito di cittadinanza.

Omissione volontaria

Le vincite erano avvenute nello stesso periodo in cui entrambe percepivano il sussidio, che avrebbero dovuto perdere proprio in virtù di quegli importi, ma, secondo gli inquirenti, le due avrebbero volontariamente omesso la segnalazione all'Inps per continuare a beneficiare dell'aiuto economico.

Una sfilza di vicende analoghe

Un malcostume, quello di percepire somme destinate agli indigenti nonostante tesoretti o entrate in nero nascoste, purtroppo assai diffuso nel Paese.

Nel marzo 2024, è stato indagato per truffa ai danni dello Stato Riccardo Bossi, primogenito del fondatore della Lega Umberto Bossi. Secondo gli inquirenti tra il 2020 e il 2023 avrebbe incassato indebitamente il reddito di cittadinanza.

Riccardo Bossi

Stando a quanto ricostruito dal pm, il figlio del Senatur ha percepito 280 euro ogni mese per 43 mensilità per un ammontare complessivo di 12.800 euro. L'erogazione del reddito di cittadinanza era però collegata al canone di locazione di un appartamento come sostegno al pagamento. Appartamento dal quale, però, secondo quanto accertato dagli inquirenti, Bossi era già stato sfrattato in quanto moroso. Di qui la contestazione del reato.

Che dire della maxi operazione della Guardia di Finanza di Varese che, nel marzo 2024, ha scoperto oltre seicento percettori del contributo che nel tempo hanno incassato circa tre milioni di euro.

Alla sbarra è finito un nutrito gruppo di cittadini extracomunitari, residenti in provincia di Varese, che tra il 2019 e il 2023 ha ricevuto il reddito di cittadinanza. I controlli incrociati della Fiamme Gialle hanno portato a scoprire che le autocertificazioni presentate per accedere al sussidio statale erano false. Alcuni dei percettori erano privi del permesso di soggiorno di lungo periodo (346) oppure risultavano essere sul territorio italiano per un periodo inferiore a 10 anni (oltre 300), elementi necessari per poter richiedere l’accesso al Reddito di cittadinanza.

Ennesima truffa ai danni dello Stato, in provincia di Treviso, nell'agosto 2023. A far scattare i controlli una tragedia stradale. La Citroen C1 di Miriam Cappelletto e Mara Visentin era stata tamponata, a una velocità di 125 km/h, da una Bmw M3 Coupé guidata da un giovane rom 25enne risultato positivo all'alcol test. Un impatto devastante contro cui nulla hanno potuto le due amiche di 51 e 63 anni. L'imputato Ronnie Levakovic, indagato per duplice omicidio stradale pluriaggravato, ha patteggiato.

Successivamente è emerso che la Bmw M3 Coupé del rom 25enne altro non era che un veicolo non dichiarato, appartenente a una persona la cui famiglia risiedeva in una casa popolare e percepiva il reddito di cittadinanza. Per questo motivo, nei loro confronti, è scattata un'altra doppia denuncia.

Che dire del caso scoperto dalla Guardia di Finanza di Lucca, che ha beccato un percettore del reddito di cittadinanza che spendeva tutti i suoi soldi - ben più di quelli del sussidio - in scommesse e che nel 2021 ha giocato la bellezza di 320.000 euro.

Sono migliaia le storie, ben poco edificanti, relative a chi si approfitta di benefits destinati a coloro che ne hanno reale necessità.

A Napoli un percettore del sussidio risultava presente in due distinti nuclei familiari che avevano ambedue chiesto e ottenuto il beneficio. Cosa che è accaduta anche in provincia di Caserta dove 8 persone dello stesso nucleo familiare hanno falsamente attestato di appartenere a 3 distinte famiglie.

E ancora, in provincia di Avellino, un 70enne convivente con un funzionario comunale (non indagata) possedeva una Ferrari, numerosi immobili e terreni di proprietà. Ad Aradeo (Lecce) un individuo, oltre a essere agli arresti domiciliari, è risultato intestatario di una grossa imbarcazione da diporto. In provincia di Caserta aveva chiesto il reddito di cittadinanza un soggetto appartenente a un nucleo familiare i cui componenti erano titolari di due imprese con reddito annuo di circa 150.000 euro complessivi.

Ce ne sarebbero ancora...

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