A Treviso

Victoria partorisce, ma non è umana

Capace di interloquire, reagire agli stimoli esterni e simulare gli stati emotivi, Victoria, alta 1,80 per 90 chili di peso, rappresenta l’evoluzione più recente dei simulatori da parto

Victoria partorisce, ma non è umana
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Si chiama Victoria: partorisce, parla, respira e manifesta emozioni. Ma non è una donna bensì un simulatore di ultima generazione per il parto. Utile ai professionisti sanitari, soprattutto per gli studenti, per fare pratica assai realistica.

Victoria partorisce, ma non è umana

L’Ulss 2 di Treviso è tra le prime realtà a livello nazionale ad aver acquistato per formare studenti e professionisti un simulatore di ultima generazione: Victoria.

Come spiega Prima Treviso, capace di interloquire, reagire agli stimoli esterni e simulare gli stati emotivi, Victoria, alta 1,80 per 90 chili di peso, rappresenta l’evoluzione più recente dei simulatori da parto, con la possibilità, per gli studenti, di affrontare le varie tipologie di parto, da quello semplice al podalico, dal parto con ventosa a quello cesareo. Il simulatore dispone, inoltre, di molteplici accessori, come l’ecografo, il cardiotocografo, un neonato da parto e uno da rianimazione neonatale.

Oltre al parto, Victoria permette di ricreare molteplici scenari al fine di simulare situazioni clinico-pratiche di urgenza ed emergenza come l’intubazione, la rianimazione, l’arresto cardiaco, le convulsioni, lo shock anafilattico e patologie molto simili alla realtà per apprendere in sicurezza manovre di base ed avanzate. L’investimento per l’acquisto del simulatore è di circa 120mila euro, comprensivo di centro regia che permette di riprendere gli scenari di simulazione e di rivederli nel debriefing per analizzare l’operato degli studenti.

Victoria

Estremamente utile e versatile

Data la sua versatilità Victoria sarà usato, oltre che dagli studenti dei corsi di laurea delle professioni sanitarie e di medicina, anche dagli specialisti ospedalieri per esercitazioni pratiche e simulazioni. Il simulatore permetterà di formare gli studenti e gli operatori in maniera sempre più moderna ed efficace, tenendo conto sia dell’emotività che è necessario imparare a gestire in situazioni emergenziali, sia dell’importanza del saper lavorare in team. Grazie a Victoria sarà possibile collegare conoscenze teoriche e abilità pratiche, attraverso un'esperienza formativa completamente nuova e la costituzione di team multidisciplinari. Gli obiettivi principali della simulazione come metodo di insegnamento sono migliorare la qualità dell’assistenza e garantire la sicurezza del paziente.

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