bufera a roma

Vicequestore no Green pass: in arrivo procedimento disciplinare

Nunzia Alessandra Schilirò sul palco alla manifestazione contro il certificato verde citando Gandhi. Il ministro Lamorgese: "Dichiarazioni gravissime".

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Ha fatto decisamente scalpore l'intervento della vicequestore di Roma Nunzia Alessandra Schilirò alla manifestazione contro il Green pass svoltasi sabato 25 settembre 2021 a piazza San Giovanni a Roma. In abiti civili - dunque senza divisa - ha pronunciato una serie di dichiarazioni che il ministro dell'interno Luciana Lamorgese non ha esitato a definire "gravissime".

La vicequestore contro il Green pass a Roma

La vicequestore salita sul palco della manifestazione romana contro il Green pass ha pronunciato parole dure contro il provvedimento promosso dal Governo

"Sono qui come libera cittadina per esercitare un mio diritto previsto dalla Costituzione. Ho deciso di partecipare a questa manifestazione perché il momento storico che stiamo vivendo è di una gravità senza precedenti. Manifestare è come denunciare un delitto: puoi scegliere se farlo o no, ma se lo fai hai qualche possibilità di uscire dall'ingiustizia".

E poi citando il Mahatma Gandhi, ha rincarato la dose:

"A chi dice che manifestare è inutile, ricordo che Gandhi sapeva che il primo atto di disobbedienza civile è manifestare. E lui stesso ci dice cosa è la disobbedienza civile: è un dovere sacro quando lo Stato diventa dispotico o corrotto, e il cittadino che scende a patti con un simile Stato diventa complice di corruzione e dispotismo".

Le reazioni

Parole che - come è facile immaginare - non devono essere piaciute al Viminale, che ha subito fatto partire un'indagine interna.

"Sto seguendo la vicenda personalmente con il capo della Polizia Lamberto Giannini - aggiunge il ministro Lamorgese - affinché vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo giuridicamente rilevante a carico dell'interessata".

La stessa Schilirò, però, non intende fare un passo indietro. E lo dimostra un lungo post su Facebook pubblicato nella serata di domenica.

"È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare. Sono molto serena. Ieri mi è capitata l'occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l'ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali. Ieri ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l'amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese".

E poi, incassata la solidarietà di molti utenti sui social, li ha voluti ringraziare:

"Io  ringrazio con tutto il cuore tutte le migliaia di persone che mi stanno contattando. Abbiate pazienza, prima o poi, riuscirò a leggere e a rispondere a tutti o almeno ci proverò. Vi arriverà senz'altro, intanto, tutta la mia gratitudine".

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