Svolta clamorosa

Verona pensa di espropriare il cortile del balcone di Giulietta: troppa ressa

Per recuperare la valenza storico culturale del luogo reso celebre da Opera e letteratura.

Verona pensa di espropriare il cortile del balcone di Giulietta: troppa ressa
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Troppa gente? Rischio assembramenti? La soluzione che stanno pensando a Verona sarebbe a dir poco clamorosa: espropriare il cortile del balcone di Giulietta per troppa ressa.

Come racconta Prima Verona, con la ripresa a pieno regime dell'affluenza turistica dopo le restrizioni della pandemia, la situazione sta tornando di attualità.

La "fotografia" del cortile di Giulietta, luogo simbolo degli innamorati, ogni giorno viene infatti invaso dai turisti ed ecco allora che il soprintendente Archeologia, Paesaggio e Belle Arti di Verona, Vicenza e Rovigo ha suggerito l’esproprio.

Giulietta, il cortile, il balcone e l'invasione dei turisti: l'idea dell'esproprio

La situazione a livelli di assembramenti è diventata ormai ingestibile a causa delle lunghe pause di visitatori, innamorati e turisti la cui permanenza nel cortile si prolunga oltre misura per via della moda dei selfie.

Da qui l'idea di pensare a un biglietto per contingentare le presenze nello storico luogo. Potrebbe essere infatti la soluzione per risolvere il problema che da anni “assale” via Cappello con resse di turisti nel cortile della Casa di Giulietta.

Vincenzo Tinè, soprintendente Archeologia, Paesaggio e Belle Arti di Verona, Vicenza e Rovigo ha suggerito all'Amministrazione comunale scaligera (che il 12 giugno è chiamato al voto) un “atto di coraggio” definendo l’esproprio come una soluzione percorribile.

Troppa ressa nel cortile degli innamorati, questione annosa

Sono due anni che il soprintendente parla con il Comune di Verona della questione e ora si sta pensando all’atto amministrativo che riguarderebbe il cortile e una parte della palazzina a sinistra dell’ingresso che renderebbe il Comune l’unico proprietario dell’area.

Un’azione che permetterebbe di rendere a tutti gli effetti tutta la zona un museo che ridarebbe una valenza storica culturale a un luogo reso celebre da Opera e letteratura, tanto che si sta addirittura pensando di mettere dei tornelli automatizzati, idonei all'acceso di carrozzine disabili, con lettore ottico e con numeratore automatico per contingentare gli ingressi.

Del resto, negli anni i comproprietari del cortile (che hanno delle attività commerciali) hanno rifiutato ogni soluzione che era stata avanzata dal Comune e dal soprintendente perché mai si trovava la quadra su soluzioni condivise.

Il soprintendente ha spiegato così la sua idea:

"Si entrerebbe prenotando e pagando un biglietto, e si eliminerebbero così le resse di persone, soprattutto i più giovani, che entrano solo per farsi un selfie nel cortile. Il luogo recupererebbe la sua valenza storica e culturale"

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