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Venezia, guerra ai turisti mordi e fuggi: da gennaio si entra a pagamento

L'Amministrazione comunale medita anche di chiudere i tornelli al raggiungimento della massima capienza per regolare i flussi.

Venezia, guerra ai turisti mordi e fuggi: da gennaio si entra a pagamento
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Venezia, guerra ai turisti mordi e fuggi: da gennaio si entra a pagamento. Ci sarà infatti un ticket d'ingresso per entrare in città.

Venezia è la prima città al mondo a prendere una decisione di questo tipo. Nel frattempo, tra un mese inizia la sperimentazione degli sconti per chi prenota un viaggio in laguna con almeno un mese di anticipo.

Venezia, guerra ai turisti mordi e fuggi: ecco il ticket

Come racconta Prima Venezia, il pagamento di un ticket di accesso (dai 3 ai 10 euro) per entrare a Venezia riguarderà i turisti giornalieri, i cosiddetti "mordi e fuggi".

Quelli, tanto per intenderci, sotto accusa perché secondo le lamentele delle associazioni di albergatori, ristoratori, esercenti e commercianti, spesso portano cibo e bevande da casa, altrettanto molto spesso lasciano il ricordo dei loro bivacchi e quasi mai comprano nei negozi.

Servizi migliori e numero chiuso?

Ecco allora dopo anni di dibattito e polemiche la storica decisione. Anche se l'Amministrazione comunale ha spiegato che il provvedimento nasce per meglio regolare e registrare i flussi di turisti e dare al tempo stesso, proprio a loro, dei servizi migliori.

In questo senso, la Giunta medita anche di chiudere i tornelli di accesso in laguna al raggiungimento della massima capienza, così da evitare assalti sconsiderati e assembramenti pericolosi (anche in ottica Covid) come si sono registrati ad esempio nelle vacanze di Pasqua,

Venezia, il ticket alternativo alla tassa di soggiorno

Il Comune cercherà comunque di promuovere una sorta d'incentivi per rendere meno pesante il provvedimento.

Prima si prenoterà l’accesso, minore sarà la tariffa da pagare. Il contributo sarà alternativo all'imposta di soggiorno, dovranno averlo solo le persone che non pernottano in città, con alcune esenzioni: chi risiede all'interno del Comune, chi lavora nella città storica, studenti che frequentano scuole e istituti e proprietari di immobili con il loro nucleo familiare.

Non pagherà chi è nato nel territorio comunale, bambini di età inferiore ai sei anni, disabili e accompagnatori, chi deve accedere a strutture sanitarie per prestazioni sanitarie di vario tipo, amministratori pubblici, volontari e personale delle forze dell'ordine, familiari fino al terzo grado di parentela.

 

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