Venezia a numero chiuso: per visitare la città sarà necessario prenotare (e pagare)
Dopo il boom di presenze del fine settimana di Pasqua, l'annuncio del sindaco.
Centodiecimila persone venerdì, 160mila sabato, 140mila a Pasqua, quasi centomila a Pasquetta. Mettici il bel tempo, mettici le restrizioni oramai minime, mettici la voglia di "evadere" un po' dai pensieri di questi ultimi due anni, fatto sta che il turismo a Venezia è ripartito di slancio. Code ovunque, da piazza San Marco ai battelli. Tanto che il sindaco annuncia un'iniziativa che di certo farà discutere: per poter entrare a Venezia, già da questa estate, sarà obbligatorio prenotare un ticket. Ma dal prossimo anno si dovrà anche pagare.
Venezia diventa a "numero chiuso": si accede su prenotazione (e pagando)
I numeri "esagerati" degli scorsi giorni hanno reso felici molte persone. Imprenditori e commercianti, di sicuro, un po' meno, forse i residenti veneziani che di sicuro non erano più abituati dopo due anni di Covid a un tale afflusso di turisti nella Serenissima. Ma il boom delle vacanze di Pasqua, che hanno generato anche delle reazioni "scomposte" come quella del capo della Polizia locale, che ha definito la situazione "delirante" ha spinto anche il primo cittadino Luigi Brugnaro a lanciare con un po' di anticipo un'iniziativa destinata a far discutere. Venezia, già da questa estate, diventa a "numero chiuso".
Come funzionerà
Cosa significa? L'espressione, un po' forzata, vuol dire una sola cosa: per visitare Venezia già dai mesi estivi, sarà necessario prenotare. E questo per ottenere, usando le parole del sindaco, "una gestione più equilibrata del turismo". In pratica si tratta di prenotare un ticket, un vero e proprio biglietto di ingresso prenotabile attraverso un sito apposito che verrà presentato nelle prossime settimane. In questi mesi il "sistema" verrà rodato e affinato, poi si procederà con questa nuova iniziativa. I residenti, ovviamente saranno esclusi da tale prenotazione. I veneti, invece, residenti in altre province, dovranno prenotare ma non pagheranno alcun contributo. Per gli altri, invece, sarà prevista una quota da versare, presumibilmente a partire dal 2023. L'obiettivo è quello di sapere esattamente il numero dei turisti presenti.
Sembra dunque che questa sia l'unica strada da percorrere per gestire una ripartenza del turismo dopo due anni di pandemia. E i numeri dello scorso fine settimana parlano chiaro. La smart control room del Tronchetto ha registrato dati interessanti: i residenti a casa non sono mai stati più di 40mila. Venerdì notte hanno dormito tra il lido e il centro storico 101mila persone. Numeri importanti che rendono urgente l'adozione del ticket, da questa estate gratis insieme alla prenotazione, dal prossimo anno, invece, per i turisti pendolari, extra regione, a pagamento. Il sistema prevede che chi pernotta in hotel e strutture extra alberghiere, poi, risulti automaticamente registrato. Gli altri invece dovranno inserire i dati nel portale.
Ma la città non potrà bloccare gli accessi, semplicemente grazie a incentivi e disincentivi si orienterà i visitatori a programmare la visita o la presenza in città. Al vaglio anche l'adozione di sanzioni.