Venerdì Santo: quali sono le stazioni della Via Crucis e cosa rappresentano
Le 14 stazioni rappresentano le ultime ore di vita terrena di Gesù
Il Venerdì Santo è il venerdì che precede la Pasqua ed è uno dei giorni più importanti per i cristiani di tutto il mondo. Rappresenta infatti il giorno della morte di Gesù. La tradizione vuole che in molti luoghi d'Italia, ma non solo, si prenda parte dalla Via Crucis. Ma quante e quali sono le stazioni? E cosa rappresentano?
Venerdì Santo: quante e quali sono le stazioni della Via Crucis
La Via Crucis è formata da 14 stazioni, che ripercorrono la morte di Gesù dalla condanna a morte sino alla collocazione nel sepolcro. Ecco l'elenco completo.
- Gesù è condannato a morte
- Gesù è caricato della croce
- Gesù cade per la prima volta
- Gesù incontra sua Madre
- Simone di Cirene aiuta Gesù a portare la croce
- Santa Veronica asciuga il volto di Gesù
- Gesù cade per la seconda volta
- Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme
- Gesù cade per la terza volta
- Gesù è spogliato delle vesti
- Gesù è inchiodato sulla croce
- Gesù muore in croce
- Gesù è deposto dalla croce
- Il corpo di Gesù è collocato nel sepolcro
Negli ultimi tempi in alcune "versioni" è inserita la quindicesima stazione, che rappresenta la resurrezione di Gesù. Secondo alcuni però non sarebbe corretto, dato che la Via Crucis rappresenta la morte del Signore, avvenuta il venerdì.
Cosa rappresenta la Via Crucis
La Via Crucis rappresenta un momento di preghiera, di riflessione e un cammino penitenziale. E' una narrazione delle ultime ore di vita terrena di Gesù ed è fonte di ispirazione per ogni cristiano.
Le stazioni raccontano dell'umiltà di Gesù, che andò incontro alla sua fine terrena rinunciando a ogni "privilegio", provvedendo alla salvezza dell'umanità attraverso il suo sacrificio.
Il digiuno del Venerdì Santo: cosa si può mangiare
Il Venerdì Santo resta un giorno di “magra”, in cui i cristiani praticanti - seguendo le prescrizioni bibliche - dovrebbero mangiare solo un pasto sostanzioso durante la giornata, astenendosi rigorosamente dalla carne degli animali a sangue caldo. Un tempo anche dai derivati: nel Medioevo era proibito persino mangiare uova o latticini.
In molti mangiano sostanzialmente piatti a base di pesce, che rappresentano una delle peculiarità della cucina italiana.