il nuovo virus

Vaiolo delle scimmie: nuovi casi a Verona e Milano. Chi deve stare in quarantena

Circolare del Ministero della Salute che ipotizza anche il vaccino per alcune categorie.

Vaiolo delle scimmie: nuovi casi a Verona e Milano. Chi deve stare in quarantena
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Sono saliti a otto i casi di vaiolo delle scimmie in Italia. E nel Lazio ci sono già una quindicina di persone in isolamento. Ma chi è che deve stare in quarantena per la nuova malattia che tormenta i nostri sonni? Il Ministero della Salute ha emanato una circolare per fare chiarezza.

Vaiolo delle scimmie: chi deve stare in quarantena

Dopo due anni e passa di pandemia Covid, con l'estate "quasi libera" alle porte, si torna a parlare di quarantena e isolamento a causa del vaiolo delle scimmie. I casi in Italia salgono a otto, gli ultimi dei quali a Verona e in Lombardia.

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Vaiolo delle scimmie, paziente in isolamento a Verona

I sintomi e segni da attenzionare sono le lesioni cutanee (vescicole e pustule), febbre, malessere e ingrossamento dei linfonodi.

Secondo quanto si sa al momento, la quarantena riguarda le persone che hanno contatti diretti (sessuali, ma anche familiari) non protetti con persone risultate positive al vaiolo delle scimmie , che dovrebbero autoisolarsi per 21 giorni,  tempo giudicato massimo per il periodo di incubazione.

Nel Lazio al momento ci sono 15 persone in isolamento fiduciario, ma è lecito attendersi un aumento delle segnalazioni.

La circolare del Ministero della Salute

Secondo il Ministero si potrà valutare anche la possibilità di vaccinare i contatti a più alto rischio - a partire dagli operatori sanitari - e di far scattare la quarantena in determinate circostanze. Previsto  il monitoraggio di 21 giorni per i contatti dei casi e lo stop alle donazioni di sangue da parte dei contatti asintomatici. A tutti i contatti è poi consigliato di non avere rapporti di vicinanza con donne in gravidanza, bambini e soggetti fragili. Altro aspetto evidenziato dalla circolare è che la trasmissione dall'uomo agli animali da compagnia è "teoricamente possibile".

I sintomi: a cosa fare attenzione

Si trasmette per contatto stretto con liquidi e fluidi corporei (e goccioline di saliva) da animali o persone, ma non è di facile trasmissione. Il vaiolo umano è stato dichiarato eradicato nel 1980, grazie alla vaccinazione, che in passato ha anche aiutato, come farmaco, a fermare la trasmissione del vaiolo delle scimmie, ad esempio durante l’epidemia del 2003 degli Stati Uniti.

Segni distintivi sono una visibile eruzione cutanea (simile a sifilide, herpes, morbillo), febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, linfonodi ingrossati, brividi e stanchezza.

 Il report dell'Oms

Nel suo ultimo report, l'Organizzazione mondiale della Sanità certifica segnalazioni di 92  casi in 12 Stati (tra cui l'Italia). Le risultanze di cui si è in possesso al momento dicono che coloro che sono più a rischio sono le persone che hanno avuto stretto contatto con persone contagiate sintomatiche.

Al momento non sono stati segnalati decessi associati.

 

 

 

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