è il primo caso certificato

Vaiolo delle scimmie: cane contagiato dai padroni

Gli studiosi: "Valutare l'isolamento degli animali domestici in caso di positività dei padroni". E i contagi continuano a salire.

Vaiolo delle scimmie: cane contagiato dai padroni
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Il vaiolo delle scimmie può passare da uomo ad animale? La risposta è sì. Almeno, questo è quanto accaduto a Parigi dove un cane è stato contagiato dai suoi padroni. Impossibile stabilire se sia il primo caso in assoluto, ma certamente è il primo a ricevere una conferma ufficiale.

Vaiolo delle scimmie: cane contagiato dai padroni

E' successo, come detto, nella Ville Lumière, dove un cane ha iniziato ad accusare sintomi del vaiolo delle scimmie una dozzina di giorni dopo i propri padroni. A riportarlo è la rivista scientifica The Lancet, che parla di un levriero italiano di quattro anni di proprietà di una coppia di uomini conviventi che dormiva con loro e che  presentava lesioni mucocutanee (pustole sull'addome e piccole ulcerazioni anali). Un test Pcr ha certificato la positività dell'animale.

"Nei paesi endemici  solo gli animali selvatici (roditori e primati) sono portatori del virus. Tuttavia, la trasmissione del virus del vaiolo delle scimmie in cani della prateria è stata descritta negli Stati Uniti e nei primati in cattività in Europa che sono stati in contatto con animali infetti importati. mentre una infezione negli animali domestici, come cani e gatti, non era mai stata segnalata".

"Per quanto ne sappiamo la cinetica dell'insorgenza dei sintomi in entrambi i pazienti e, successivamente, nel loro cane suggerisce la trasmissione da uomo a cane del virus del vaiolo delle scimmie. Date le lesioni cutanee e mucose del cane, nonché i risultati positivi della Pcr da tamponi anali e orali, si ipotizza una vera malattia sviluppata dal cane e non una semplice trasmissione del virus per stretto contatto con l'uomo o trasmissione per via aerea (o entrambi). I nostri risultati   dovrebbero stimolare il dibattito sulla necessità di isolare gli animali domestici dagli individui positivi al virus del vaiolo delle scimmie".

I casi in crescita

Intanto, i casi sono in continua crescita. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato oltre 35mila   casi in 92 Paesi, con 12 morti. Di questi circa 7.5000 sono stati registrati nell'ultima settimana, con un aumento del 20% rispetto ai 7 giorni precedenti, che a loro volta avevano fatto segnare un'analoga crescita.

In Italia i casi - secondo l'ultimo bollettino del Ministero della Salute, del 16 agosto -  hanno raggiunto quota 662, con un incremento di 18 unità rispetto al 12 agosto.   Gli uomini contagiati dal virus sono  652, mentre tra le donne si sono verificati soltanto 10 casi. L'età media delle persone infettate è di 37 anni.

Le regioni più colpite restano la Lombardia (291), il Lazio (121), l’Emilia Romagna (70) e il Veneto (46).

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