il virus che spaventa

Vaiolo delle scimmie, Bassetti: "Rischio epidemia, intervenire subito"

L'infettivologo del San Martino propone isolamento fiduciario e vaccinazione, sul modello di ciò che sta facendo l'Inghilterra.

Vaiolo delle scimmie, Bassetti: "Rischio epidemia, intervenire subito"
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E' stato uno dei primi esperti a chiedere di allentare le misure anti-Covid quando il virus stava regredendo, ora è uno dei primi a chiedere interventi rapidi contro il vaiolo delle scimmie, che può originare un'epidemia. Matteo Bassetti, infettivologo dell'ospedale San Martino di Genova, lancia l'allarme e sollecita il Governo a prendere subito misure per contrastare la diffusione della nuova patologia che sta iniziando a spaventare il mondo.

Vaiolo delle scimmie, Bassetti: "Rischio epidemia"

Bassetti, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, ha lanciato l'allarme.

 "I casi certi di vaiolo delle scimmie devono essere isolati. O a casa, se stanno bene, o in strutture adeguate, se hanno problemi. E' molto importante che i contatti stretti facciano una quarantena fiduciaria, limitando le esposizioni con altre persone, soprattutto bambini, donne in gravidanza e immunodepressi. Poi bisogna vaccinare i contatti stretti o farlo in alcune situazioni".

"Oggi il vaiolo delle scimmie sta assumendo caratteristiche epidemiche. È per questo che bisogna intervenire drasticamente. Subito. Tutti insieme senza divisioni e esitazioni. Con un intervento coordinato e ordinato, in un paio di mesi si può arrivare a zero casi. Agire subito senza aspettare in accordo con gli altri Paesi".

Diffusione globale

A spaventare il direttore del reparto di Malattie infettive del nosocomio genovese soprattutto il numero di Paesi interessati, almeno 25, che dice che il virus ha avuto oramai una diffusione globale.

"Sono moltissimi i casi di vaiolo nel mondo, probabilmente sono molti di più di quelle diagnosticati, circa 500".

Una preoccupazione condivisa pure dall'Organizzazione mondiale della Sanità, che teme soprattutto la stagione estiva. Lo ha detto Hans Henri Kluge, direttore dell'Oms per la regione europea:

"Il virus si è già diffuso grazie a diversi raduni di massa. Nei prossimi mesi, decine di festival e grandi feste in programma forniranno ulteriori contesti in cui potrebbe verificarsi un'amplificazione".

Modello inglese

C'è già chi ha preso misure preventive. Lunedì le autorità sanitarie inglesi hanno consigliato ai malati l'autoisolamento per 21 giorni e offerto un vaccino sicuro contro il vaiolo.

"Misure che secondo me sono molto intelligenti. Anche in questo caso gli inglesi dimostrano di essere avanti".

 

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